Su disposizione della procura di Caltanissetta la guardia di finanza del luogo ha sequestrato due opifici per irregolarità nell’approvazione dei bilanci di esercizio che avrebbero riportato perdite ritenute non reali e non giustificate in capo alla società di San Cataldo, mostratasi priva di idonei piani di risanamento deliberati dal consiglio di amministrazione. L
I componenti del consiglio di amministrazione della ditta, attraverso negozi giuridici formalmente leciti, avrebbero riversato sistematicamente beni strumentali e funzionali alla prosecuzione dell’attività predominante in una società di nuova costituzione, riconducibile agli stessi amministratori di fatto.
La complessa operazione, condotta con l’ausilio di attività tecniche, si è conclusa con l’applicazione della misura cautelare personale dell’interdizione dall’esercizio di uffici direttivi a carico di 6 soggetti, in concorso tra loro, per bancarotta fraudolenta impropria e con l’emersione di una disponibilità di beni per un valore ammontante a oltre 3 milioni di euro sottoposti alla misura cautelare reale del sequestro.