Sarà presentato questo pomeriggio alle 17.30 a palazzo Trabia a Santo Stefano di Camastra, nel messinese, il libro di Alberto Samonà “Bonjour Casimiro”. La presentazione è organizzata dall’associazione culturale Ipazia.
I lavori saranno introdotti dalla presidentessa dell’associaziona, Tamara Gallo. Converseranno con l’autore Franco Valenti e Felicia Lo Cicero. Le letture saranno affidate a Mariangela Cannavò e Filippo Fratantoni. Modererà il collega giornalista Giuseppe Spignola.
Il libro, pubblicato recentemente dalla casa editrice Rubbettino, illustra la vita di un uomo contemporaneo, Giulio, che visita i luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo che, a partire dal 1932, decise di lasciare la mondanità di Palermo per ritirarsi nella villa di famiglia nelle campagne di Capo d’Orlando, in contrada Vina. Con questa scelta Casimiro, acquarellista e fotografo, trasforma la propria vita insieme al fratello Lucio, celebre poeta e alla sorella Agata Giovanna, esperta di botanica.
In questo luogo, visitato spesso anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, incastonato tra il mar Tirreno e i Nebrodi che i tre fratelli sviluppano la propria dimensione artistica grazie ad un punto di osservazione altro sul mondo, in cui spazio e tempo sembrano assumere un senso differente dall’ordinario. Bonjour Casimiro è un viaggio nell’universo del barone Piccolo che ha vissuto tra gnomi, ninfe, maghi, folletti e altre energie della natura che l’artistocratico artista affermava di incontrare durante le sue passeggiate per i giardini e la campagna della tenuta, eletta a luogo dell’anima della madre, Teresa Mastrogiovanni Tasca, la cui presenza dominerà incontrastata in vita e dopo la sua morte.
Nel libro dell’assessore regionale alla cultura, Alberto Samonà, il mondo dell’eterno femminino è assunto come implicito punto di riferimento, definendosi sempre più come archetipo ispiratore, cosa che il lettore scoprirà seguendo le avventure reali e immaginali del protagonista, i suoi incontri con donne straordinarie che lo metteranno a parte della possibilità di accedere a mondi altri. Insieme alla figura, eterea e discreta di Casimiro senior, colui che a fine Ottocento, per primo, decise di tornare in questo luogo unico lontano dal chiasso e dai salotti della città.