Agenti della guardia di finanza di Palermo hanno scoperto un esercizio abusivo dell’attività assicurativa, accesso abusivo alle banche dati e truffa assicurativa. Per questo le fiamme gialle hanno indagato 9 persone che sono indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività assicurativa, accesso abusivo alle banche dati e truffa assicurativa.
Le indagini hanno permesso di ipotizzare, allo stato delle acquisizioni probatorie, l’esistenza di uno strutturato meccanismo illecito finalizzato alla realizzazione di truffe a danno di compagnie assicurative e dei cittadini contraenti. Il sistema illecito sarebbe stato attuato mediante la stipula della polizza assicurativa nei confronti del contraente in buona fede che versava il corrispettivo previsto; l’inoltro alla compagnia assicurativa della stessa polizza ma con dati alterati per corrispondere un premio minore.
Questo artificio avrebbe consentito agli indagati di beneficiare indebitamente della differenza tra il premio corrisposto dal contraente in buona fede e quello effettivamente versato alla compagnia assicurativa. In alcuni casi l’assicurazione sarebbe stata annullata immediatamente dopo la consegna al contraente, lasciando la macchina priva di copertura assicurativa. In alcuni casi, inoltre, a seguito dell’incasso del corrispettivo e dell’emissione della polizza RCA, la stessa sarebbe stata annullata immediatamente dopo la consegna al contraente, lasciando la macchina priva di copertura assicurativa. L’ipotizzato meccanismo fraudolento si sarebbe basato sulle false attestazioni di residenza dei contraenti presso comuni connotati da un parametro tariffario più vantaggioso; alterazioni dei certificati dello stato di famiglia per far risultare il sottoscrittore della polizza quale convivente con persone rientranti in classi di merito più favorevoli per usufruire delle agevolazioni previste della cosiddetta legge Bersani.
Per reperire i dati utilizzati per la predisposizione della falsa documentazione, gli indagati avrebbero effettuato anche accessi non autorizzati alla banca dati dell’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Sono oggetto di contestazione nei provvedimenti notificati ai presunti autori della fattispecie delittuose 238 polizze verosimilmente irregolari.
Quattro degli indagati risultano percepire direttamente o tramite il proprio nucleo familiare il reddito di cittadinanza, beneficio che, in conformità alle disposizioni vigenti, verrà immediatamente sospeso. L’attività di servizio testimona la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla guardia di finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla procura di Palermo, nel contrasto ad ogni forma di illegalità nell’esercizio di attività proessionali regolamentate e riservate per legge a soggetti in possesso di specifici requisiti, nonché a tutela dei cittadini e della leale concorrenza nel mercato.