A Cefalù, nel palermitano, nasce un centro di accoglienza per ragazzi con autismo. L’apertura si terrà domani, 2 aprile a Villa Maggio, luogo che ospitò, da vescovo emerito, monsignor Rosario Mazzola. La struttura prenderà il nome di Casa Effatà.
Il centro di accoglienza è stato recentemente ristrutturato grazie ai fondi dell’8×1000 e all’importante contributo della Faac, azienda leader nel settore di automazioni per cancelli e barriere. L’intervento dell’azienda, che fa capo all’arcidiocesi di Bologna, è stato promosso dal suo pastore, il cardinale Matteo Maria Zuppi in risposta all’appello del vescovo, monsignor Giuseppe Marciante.
“Effatà, cioè Apriti, è una parola aramaica pronunciata da Gesù per aprire i canali di comunicazione” di un sordomuto. Questo nome è stato scelto perché si possa realizzare il desiderio di abbattere tutte quelle barriere che ostacolano le persone affette da autismo. Un modo per incrementare la loro qualità della vita e inserirli a pieno diritto nella società.
Una convenzione sancirà l’affidamento di Casa Effatà dalla fondazione laboratorio della speranza al centro Autos per la gestione della struttura.