Da oggi gli agenti delle volanti della questura di Messina avranno in uso un nuovo strumento. Si tratta del Taser, arma da impulsi elettrici, un dispositivo in grado di emettere impulsi elettrici proiettando a corto raggio una coppia di dardi per inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto e, dunque, renderlo inoffensivo, neutralizzandone la minaccia.
L’operatività del taser diventa effettiva dopo un ciclo di formazione degli operatori della polizia di Stato che garantirà il rispetto delle condizioni di sicurezza dei soggetti coinvolti. Uno specifico addestramento che, a Messina, ha visto impegnati 66 operatori di polizia, detti utilizzatori ed altri 66 operatori detti collaboratori, in grado di operare nel modo più efficace e sicuro, nelle situazioni critiche e di assoluto pericolo.
Subito dopo l’attivazione della pistola ad impulsi elettrici da parte dell’operatore-utilizzatore, infatti, una volta resa inoffensiva la persona dimostratasi violenta e non collaborativa, l’operatore-collaboratore svolge una fondamentale attività di supporto, interrompendo definitivamente l’atteggiamento pericoloso e ultimando le incombenze di rito.
Il Taser costituirà, a partire da oggi, un importante strumento di deterrenza per il crimine, dotando gli operatori di polizia di un ulteriore strumento per prevenire e reprimere la commissione di reati a tutela dell’incolumità di tutti e della sicurezza dei cittadini.
Il suo utilizzo sarà comunque l’ultima scelta per le sole situazioni critiche nelle quali il rapporto con soggetti pericolosi, sempre improntato alla riecrca del dialogo e di una ragionevole collaborazione, dovesse rivelarsi di per sé inefficace.