Montemaggiore Belsito (Pa): si presenta il libro “Un uomo, un medico”

Verrà presentato domani, venerdì 25 marzo, il libro “Un uomo, un medico” a Montemaggiore Belsito, nel palermitano, nell’ambito dell’iniziativa di BCsicilia “30 libri in 30 giorni”.

Appuntamento alle 18.00 di domani nell’aula del consiglio comunale del centro del palermitano per la presentazione del volume di Giuseppe Iacono e Maristella Panepinto dal titolo “Un uomo, un medico”.

Dopo i saluti di Antonino Mesi, sindaco di Montemaggiore Belsito; di Riccardo Siragusa, assessore comunale alla cultura e l’introduzione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia, sono previsti gli interventi degli autori. Nel corso della serata Greta Nasca leggerà alcuni brani del libro. Il ricavato della vendita sarà devoluto alla Lega del filo d’oro.

“Un uomo, un medico” è l’autobiografia del medco siciliano Giuseppe Iacono, scritta a quattro mani con la giornalista Maristella Panepinto che da un piccolo paese dell’agrigentino e da una famiglia di umilissime condizioni è diventato uno dei più grandi specialisti di gastroenterologia pediatrica in Italia e all’estero. Uno spaccato di vita che restituisce 50 anni di storia siciliana e italiana. Un esempio illuminante di ascensore sociale.

Già primario di gastroenterologia dell’ospedale dei bambini Di Cristina di Palermo, Iacono si racconta in queste pagine senza filtri e con passione condividendo con il lettore la sua storia privata e professionale. I sogni da bambino sulla spiaggia di San Leone ad Agrigento: il piccolo Giuseppe, terzo di sette figli, abita nei piani bassi del palazzo di una famiglia di nobili notai e cresce tra i campi tenuti a mezzadria dal padre, le viti, le capre al pascolo. Giuseppe è determinato, vuole cambiare non solo la sua vita ma anche il suo status sociale e così si impegna con anima e corpo e punta l’obiettivo: diventare un medico di successo, proprio come il marito della nipote del notaio, che è un luminare al Policlinico Gemelli di Roma.

Inizia così il racconto del periodo palermitano. Dopo il diploma, Iacono si trasferisce nel capoluogo per iscriversi all’università. Palermo gli sembra sconfinata rispetto al suo pezzo di mondo tra la campagna e il mare agrigentini. Raggiunge la laurea a pieni voti e la sua piccola comunità lo acclama come un re perché Peppino è il primo san leonino “dottore”. La gavetta non è facile nella Sicilia degli anni Ottanta, densa di grandi sentimenti, ma anche all’ombra dell’onnipresente mafia che minaccia il dottore, ormai diventato una sorta di celebrità di provincia per la sua capacità di curare grandi e piccoli e di salvare vite.

Arriva così a Casteltermini – dove Iacono ha mantenuto il suo studio medico privato, pur avendo intrapreso la carriera ospedaliera a Palermo – il ricatto della malavita. Gli era stato chiesto di pagare il pizzo o di sparire. La scelta dolorosa e difficile di abbandonare quel paese tra i monti a lui tanto cari, si rivela per il medico una svolta epocale, determinando l’ascesa verso il successo medico e scientifico, grazie alle grandi scoperte nel campo delle intolleranze alimentari.

La consacrazione e l’orgoglio di essere diventato un “professore” e un nome di prima grandezza della gastroenterologia dell’adulto e del bambino. La vocazione nel curare i bambini così da regalare loro una vita migliore. I viaggi in giro per continenti per imparare, per insegnare, ma anche per curare i bambini bisognosi. L’avventura nel deserto del Sahara. Il salvataggio, tra gli altri, di un bimbo cieco precipitato da un balcone. .Al centro la sua capacità di aver creato una grande famiglia, perno di ogni cosa. Una vita costellata di tante avventure, quella di Iacono, che dimostra quanto ogni giorno possa celare sorprese e meraviglia. Un memoir avvincente come un romanzo.

La prefazione è firmata da Rossano Bartoli, presidente della fondazione Lega del filo d’oro che scrive: “una lettura piacevole, in cui si intrecciano ricocrdi familiari e aneddoti professionali. A fare da sfondo i colori e i profumi della Sicilia, i valori legati alle tradizion ma anche le sue profonde contraddizioni. Tra le righe emergono con forza l’attaccamento alle radici e alla sua terra, la voglia di ricatto senza mai rinnegare il passato, l’ambizione e allo stesso tempo l’umiltà, la disciplina e la determinazione, l’amore, la passione e la dedizione che hanno sempre guidato le sue scelte. È un libro fatto di quotidianità e prospettiva, di ottimismo e ostinazione, di accettazione e speranza. Ne esce il ritratto di un uomo che nel tempo ha avuto la capacità di evolversi e di non rimanere mai fermo sul posto proprio l’intento che anima la nostra fondazione, cogliendo in pieno il senso del suo operato”.

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