“Catania non è da meno rispetto ad altri siti strutturati, strategici e competitivi presenti principalmente nelle regioni del nord Italia, ma una simile occasione può rappresentare un’enorme opportunità in una terra che ha fame di lavoro, oltre che un riscatto per la Sicilia e per l’intero Sud che invocano una nuova epoca di incremento economico accompagnato dalla crescita industriale”. A dirlo sono i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in una lettera indirizzata al presidente del consiglio, Mario Draghi e, per conoscenza, al ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al ministro dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao; al presidente della regione siciliana, Nello Musumeci e al sindaco facente funzioni di Catania, Roberto Bonaccorsi.
C’è la possibilità che Intel scelga la zona industriale catanese per insediare il nuovo sito per l’Italia. “Da diversi mesi ricorre la notizia che il colosso americano della microelettronica dovrà investire 80 miliardi di euro in Europa, grazie anche al sostegno fornito dal piano “Chips act” – dicono Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci – per l’Italia è previsto un investimento pari a 4,5 miliardi di euro per la costruzione di un impianto di packaging chce prevede un impatto occupazionale di 1.000 profili e 3.000 lavoratori nell’indotto”.
Tra le ipotesi di scelta per la realizzazione della fabbrica c’è anche Catania e le nostre organizzazioni sindacali si sono sin da subito attivate per supportare questo progetto che, senza dubbio, “rappresenta un’occasione di straordinaria rilevanza perché, come realtà, possiamo offrire un luogo strategico come la zona industriale ed una manodopera altamente preparata e qualificata in rapporto ad un costo del lavoro assolutamente concorrenziale rispetto ad altree aree in Italia – aggiungono i quattro segretari – la presenza, da decenni, della STMicroelectronics, azienda che già collabora a livello mondiale con Intel, con tutto il suo indotto, può favorire la decisione finale di quest’ultima nel mettere radici a Catania, laddove l’amministrazione regionale e l’ente comunale si sono prodigati per rendere immediatamente disponibili i terreni accanto alla ST. Ci affidiamo quindi all’autorevole intervento del presidente Draghi – concludono De Caudo, Attanasio, Meli e Musumeci – perché, attraverso i ministeri competenti possa creare i presupposti affinché Intel dica sì al nostro territorio che, siamo certi, saprà ripagare con professionalità e spirito di servizio questa nuova fase di speranza per la ripartenza”.