Nuova tecnica per la cura delle vene varicose. Addio chirurgia. È il primo studio mondiale sull’argomento che sarà pubblicato sulla rivista International angiology dall’angiologo agrigentino Alongi.
Al congresso internazionale di flebologia lo specialista ha illustrato un dispositivo all’avanguardia. “Oggi – dice Alongi – le patologie venose si possono curare in modo non invasivo”. I risultati di Alongi sono stati presenti al congresso internazionale di flebologia a Dubai. Si tratta del Varixio, il primo e al momento unico apparecchio che produce in maniera automatica una mousse di altissima qualità e stabilità per il trattamento eco guidato delle vene safene e vene varicose: dunque un nuovo sistema totalmente non invasivo che evita l’approccio chirurgico, la sala operatoria e la consequenziale anestesia e risolve le patologie venose senza complicazioni per il paziente.
Alongi si è specializzato nel corso degli anni proprio in questo tipo di interventistica sperimentando con successo e ottimi risultati metodi come il ClaCs, in grado grazie ad uno speciale laser associato alla mappatura con realtà aumentata Veinviewer, di trattare le teleangectasie e le vene reticolari e la mousse emodinamica e la Glue (colla cianocrilato) che risolve in via ambulatoriale safene e vene varicose di grosso calibro senza traumi e con numerosi vantaggi per chi ne soffre. Ora arriva il nuovo dispositivo all’avanguardia che Alongi ha illustrato nell’assise degli Emirati Arabi Uniti, uno degli appuntamenti più prestigiosi che riunisce flebologi e angiologi provenienti da tutto il pianeta: lo studio di Alongi sarà inoltre pubblicato sulla rivista “International Angiology”.
“Sono molto felice e soddisfatto di aver preso parte a questo congresso in veste di relatore – ha commentato Alongi – un onore e un privilegio poter presentare i risultati raccolti nel corso degli anni e durante la mia esperienza sul campo (Alongi opera nei centri Angiocor a Palermo, Messina e Agrigento). Varixio rappresenta il futuro per il trattamento delle vene varicose perché migliora notevolmente le tecniche finora usate e mi preme fare un ringraziamento anche all’azienda che lo ha ideato e prodotto, la VBDevice che mi ha dato la possibilità di farlo conoscere ai colleghi di tutto il mondo”.
Alongi negli anni s è fatto apprezzare grazie alla sua attività medica e di ricerca e ha già vinto numerosi riconoscimenti. Nel 2019 ha ricevuto il “Best ultrasound assessor” su oltre 300 specialisti da tutto il mondo; nel 2020 la nota piattaforma “Mio dottore” l’ha eletto come “miglior angiologo d’Italia”. La scorsa estate il Karkinos, prestigioso premio che mette in luce le eccellenze siciliane.