“Da Bronte parte un impegno affinché la metropolitana della circumetnea non si fermi ad Adrano, ma arrivi fino a Randazzo. La Fce ha il compito di inviare lo studio di fattibilità tecnica ed economica alla regione siciliana che prende l’impegno di finanziarlo”. Lo ha affermato Marco Falcone, assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità in occasione del tavolo di lavoro organizzato dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, nella pinacoteca Nunzio Sciavarello.
Un tavolo di lavoro particolarmente qualificato cui fanno parte il direttore della Fce, Salvatore Fiore e tutti i sindaci o i loro rappresentanti, dei comuni del cono settentrionale dell’Etna che vanno da Santa Maria di Licodia fino a Piedimonte Etneo. All’incontro era presente anche Carmelo Indriolo, presidente della pinacoteca, ma anche numerosi ospiti fra cui Benedetto Torrisi che da tempo si batte per il miglioramento della mobilità nel territorio.
Il primo cittadino Firrarello è subito andato al dunque. “Ringrazio l’assessore Falcone e l’ingegnere Salvatore Fiore per essere qui – ha fetto il sindaco – ringrazio i sindaci del comprensorio che oggi con la loro presenza ribadiscono l’importanza di programmare l’ampliamento della metropolitana veloce della ferrovia circumetnea fino a Randazzo. Abbiamo il dovere di individuare la mobilità su rotaia migliore per i comuni montani del versante nord est dell’Etna. Non possiamo accetare che gli attuali programmi si fermino ad Adrano.
I comuni che in futuro saranno raggiunti da questo servizio – prosegue – otterranno notevoli benefici in termini della sostenibilità del traffico e dell’aupsicato processo di disurbanizzazione, migliorando numerosi settori economici fra cui il turismo, ma soprattutto migliorando la qualità della vita. I nostri – ha concluso – non sono territori di serie B, ed abbiamo il dovere di combattere per i nostri diritti”.
Il direttore della ferrovia circumetnea ha spiegato come il programma di ammodernamento della Fce passi attraverso tre fasi. La seconda prevede l’ammodernamento della tratta Adrano-Randazzo. Un percorso di 30 Km che vanno elettrificati e trasformati a scartamento ordinario con un intervento del costo di circa 300 milioni.
I sindaci presenti hanno plaudito l’iniziativa. Concordi anche i comuni non raggiunti dalla ferrovia, come per esempio Ragalna, perché una ferrovia veloce nei paesi vicini “porterebbe servizi comunque ed opportunità all’intero comprensorio”.
“Abbiamo delineato oggi – ha concluso Falcone – alcuni tratti strategici per lo sviluppo della mobilità di questo territorio che va collegato con un sistema di mobilità intelligente. La Fce è un vettore importante. Se da un parte speriamo di inaugurare presto a Catania la tratta di metropolitana Monte Po-Nesima, guardiamo con molto interesse allo studio di fattibilità tecnico economico che ha redatto la Fce. Questo studio è imporante perché guarda al collegamento da Adrano a Randazzo. I fondi – ha spiegato l’assessore Falcone – potranno essere recuperati nel piano comunitario 21/27 che è in fase di programmazione, oppure nella terza trance di finanziamenti che lo Stato garantisce alla regione. Preferirei però utilizzare i fondi comunitari. Ecco perché è importante che questo territorio si doti di una valida strategia, la stessa che ci ha permesso di potenziare la stazione di Rfi di Fontanarossa a Catania oggi una infrastruttura importante perché ci permetta di collegare l’aeroporto a Caltagirone. Stessa cosa deve accadere in questo territorio: Randazzo, Maletto e Bronte dovranno poter arrivare all’aeroporto con una metropolitana veloce. È così che si crea una osmosi territoriale e sviluppo”.