Un uomo di 64 anni è stato arrestato a Brolo, nel messinese, per aver sfruttato e messo in un container un migrante, sfruttato nel cosiddetto “caporalato”. Gli agenti del locale commissariato insieme ai carabinieri della tutela del alvoro di Palermo hanno arrestato un 64enne di Brolo che dovrà rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro¸aggravata dall’esposizione del lavoratore a situazioni di grave pericolo.
L’uomo, nel corso del tempo, aveva sottoposto ad una condizione di assoluto e brutale sfruttamento un inerme cittadino extracomunitario, obbligandolo ad accettare un trattamento economico del tutto irrisorio e palesemente sbilanciato rispetto all’orario di lavoro effettivamente svolto.
L’arrestato aveva esposto il lavoratore straniero ad una situazione di grave pericolo, ad altissimo rischio di infortuni sul lavoro, adibendolo all’impiego di macchine utensili quali smerigliatrice, flex o trivella, senza il minimo supporto di protezione individuale, in palese violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’imprenditore, approfittando dello stato di bisogno del lavoro, della necessità di procurarsi i più elementari mezzi di sostentamento e di ottenere il relativo permesso di soggiorno, lo aveva costretto ad accettare un alloggio degradante, all’interno di un container precario e inagibile, privo dei benché minimi requisiti igienici e sanitari, come accertato da personale dell’Asp del distretto sanitario di Patti. L’imprenditore, inoltre, aveva costretto il lavoratore a lavorare molto più delle ore previste senza ferie. L’uomo è stato affidato ad operatori dell’associazione Penelope e ricoverato in una struttura di accoglienza gestita dalla stessa.