Il governo Musumeci ha deliberato per l’acquisizione della casa famiglia LIvatino. Ad esprimere soddisfazione è stata l’associazione “Amici del giudice Rosario Livatino onlus” per la decisione della regione e dell’assessore Samonà all’acquisizione del patrimonio indisponibile pubblico della “casa della famiglia Livatino” per aumentarne la tutela e la fruibilità rendendola generalizzata.
L’associazione condivide le argomentazioni della delibera della giunta regionale siciliana che sono state sempre “alla base delle nostre iniziative, come la petizione consegnata nel 2015 al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Caltanissetta. La stessa petizione è stata fatta avere al governatore Musumeci e all’assessore Samonà che, con i suoi collaboratori, hanno preso a cuore la proposta e in circa un anno non si sono certo risparmiati per concretizzare la nostra idea di acquisire in proprio o tramite le istituzioni la “casa della famiglia Livatino”, stante l’assenza di risposte da parte della proprietaria a cui già prima del 2015 era stata proposta la vendita a nostro favore, pur senza spossessarsene.
Il progetto – prosegue l’associazione – è rimasto in piedi ed è andato avanti in questi anni. Adesso ha registrato l’interesse trasversale della politica per le bontà delle motivazioni che puntano a rendere bene di tutti uno spaccato della storia d’Italia e di uno dei suoi figli più illustri che la Chiesa ha di recente beatificato per essere “esempio universale”.
L’associazione ribadisce il suo impegno silente, lontana dalle fanfare e dalle sterili e pretestuose polemiche che vorrebbero distrarre quanti hanno intrapreso un percorso virtuoso e trasparente, a diretto vantaggio della comunità e della storia.
A noi – continua la nota – non risulta che il dottor Vincenzo Livatino nel lascito testamentario alla sua fedele Colf abbia scritto della futura destinazione della casa di famiglia, né risulta altrove questo pio desiderio come sostenuto dalla beneficiaria. Al contrario, sappiamo che per la cappella di famiglia l’ha sempre pensata come il luogo fisico dove riunire assieme all’oggi beato Rosario, anche gli stessi genitori e i nonni e così sarà”.
L’associazione Amici del giudice Livatino conferma la sua più ampia disponibilità a collaborare con chi abbia a cuore la memoria e testimonianza dei valori incarnati e praticati da Giudice Livatino assieme alla tutela e fruibilità nel senso più ampio dei beni materiali e immateriali, appartenuti anche ai genitori del “piccolo giudie”.