Trapani: un cold case sarebbe stato risolto

Sarebbe stato risolto oggi dai carabinieri del comando di Trapani, un caso freddo, un cosiddetto colf case. I militari hanno eseguito un’ordinanza nei confronti di un pensionato di 69 anni accusato di essere il presunto assassino del cognato Benedetto Ganci. Ganci era stato assassinato il 5 novembre del 1998 nelle campagne di Fulgatore, piccola frazione di Trapani.

Le indagini sono state riaperte dopo che una delle figlie della vittima, nell’agosto 2020, a 22 anni dall’uccisione del padre, si era rivolta al comandante della stazione carabinieri di Salemi, affermando di nutrire dei sospetti sul presunto autore dell’omicidio. Gli spunti offerti dalle dichiarazioni della giovane, all’epoca ancora minorenne, hanno portato alla riapertura del caso rimasto irrisolto.

Il fascicolo sulla morte di Ganci è stato ripreso. Ganci, dopo essere stato attirato in campagna, era stato ucciso con ferocia, colpito con violenza al corpo con alcuni paletti in cemento .gli inquirenti avrebbero ora ricostruito quanto avvenne la sera dell’omicidio.

Ganci era responsabile di aver notato le morbose attenzioni del cognato nei confronti delle sue figlie, una delle quali minorenne all’epoca del delitto. Più volte lo aveva rimproverato e gli aveva intimato di stare lontano dalle nipoti e per questo sarebbe stato ucciso dal cognato che o avrebbe attirato in un casolare di campagna.

Secondo i carabinieri il padre del presunto assassino, oggi defunto, non avrebbe raccontato agli investigatori di aver sorpreso il figlio mentre ripuliva alcune macchie di sangue. Il gip ha firmato l’arresto sia per il pericolo di inquinamento delle prove che per il pericolo di fuga dell’indagato.