Un sequestro per un valore di circa 700 mila euro è stato effettuato a Palermo dagli agenti della guardia di finanza, su richiesta della procura della repubblica termitana, nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili dei reati di caporalato ed estorsione.
In particolare, l’attività di servizio svolta dai militari della compagnia di Bagheria è stato avviato dopo un’indagine di polizia giudiziaria in materia lavoristica svolta nei confronti di una Onlus con sede a Bagheria, nel palermitano, operante nel settore dei servizi socio-assistenziali e di trasporto di persone con disabilità e dializzati.
Dalle indagini, inoltre, è emerso che i tre, seppur inquadrati come soci lavoratovi, erano in realtà i datori di lavoro e imponevano le loro decisioni agli altri volontari a cui non garantivano il pagamento delle ferie, della tredicesima, delle indennità per malattia e costringendo spesso gli stessi, dietro continue minacce, a restituire parte dello stipendio versato, obbligandoli a prelevare il giorno stesso in cui veniva effettuato l’accredito.
Per questo motivo i tre sono stati denunciati alla procura di Termini Imerese per estorsione e sfruttamento del lavoro nei confronti dei volontari della Onlus. Il sequestro dei beni per equivalente finalizzato alla confisca, è stato effettuato nei confronti di un patrimonio ingente intestato a prestanome ovvero a familiari, per schermare la reale titolarità di beni, nonché la conduzione di un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. I sigilli sono stati apposti a disponibilità finanziarie, conti correnti, polizze e fondi di investimento, nonché di 3 unità immobiliari nei comuni di Bagheria e Santa Flavia.