Sono 165 gli indebiti percettori di reddito di cittadinanza individuati dagli agenti della guardia di finanza di Ragusa per una frode di 1 milione di euro. Le fiamme gialle hanno avviato mirati controlli per verificare la sussistenza dei requisiti legittimanti per la fruizione del reddito di cittadinanza in capo ai soggetti beneficiari, sviluppando apposite analisi di rischio realizzate mediante autonome attività di indagine.
La concessione del sostegno economico, quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, è subordinata ad una serie di requisiti, tra cui quello dell’obbligo della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Ed è proprio partendo dal contratto di quest’ultimo requisito che i militari sono risaliti a 165 soggetti stranieri che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, per un ammontare di oltre 1 milione di euro. Quelli scoperti sono in prevalenza persone provenienti dal continente africano e dalla penisola balcanica che sono state segnalate all’INPS per la revoca e il recupero del beneficio economico, nonché denunciate all’autorità giudiziaria per aver fornito dichiarazioni false o per aver omesso di comunicare informazioni necessarie all’atto della presentazione dell’istanza.