Alla questura di Caltanissetta è stata inaugurata la “stanza degli aquiloni”. Si tratta di una sala d’ascolto protetto per le vittime di violenza. Un ambiente riservato e familiare che accoglie e incoraggia le vittime nel delicato momento di formalizzare la denuncia alla polizia.
Un ambiente favorevole per aiutare le donne vittime di violenza e incoraggiarle a descrivere agli agenti della Polizia di Stato l’esperienza subita. Nella questura di Caltanissetta, al secondo piano, dove ha sede la Squadra Mobile, con il sostegno della cooperativa sociale “Etnos” di Caltanissetta, è stata realizzata una sala ascolto protetto per le vittime di violenza denominata “la stanza degli aquiloni”.
A tagliare il nastro dell’inaugurazione, che si è tenuta stamattina, lunedì 22 novembre, alle ore 12.00, padre Onofrio Castelli, Vicario del Vescovo di Caltanissetta. Oltre al Questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari, che ha fatto gli onori di casa, erano presenti il Sindaco Roberto Gambino, il Presidente della Corte d’Appello Maria Grazia Vagliasindi, il Procuratore Generale Lia Sava, il presidente della Cooperativa Etnos Fabio Ruvolo, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i responsabili dell’associazione antiviolenza e antistalking Galatea onlus e altre autorità civili e militari.
La stanza dedicata alle audizioni delle persone fragili è una sala accogliente e luminosa che ha lo scopo di fornire tranquillità e serenità, in modo che la vittima che ha trovato il coraggio di parlare delle violenze subite abbia un luogo esclusivo all’interno di un ambiente protetto.
La stanza ricrea un ambiente familiare che incoraggia le vittime nel delicato momento di formalizzare la denuncia. Per la sua realizzazione sono state seguite delle specifiche linee guida per l’arredamento, che tengono presente la psicologia dei colori e delle immagini.