Il comune di Gravina di Catania ha vinto il ricorso al Tar e dunque STOP al nuovo supermercato. Il comune aveva negato l’autorizzazione di una nuova struttura commerciale di media grandezza. Ora il giudice ha rigettato il ricorso presentato da una società della grande distribuzione. A darne notizia è il sindaco Massimiliano Giammusso.
“Abbiamo sostenuto le nostre ragioni al Tar spiegando le motivazioni che hanno portato ai pareri negativi della conferenza dei servizi e del nostro ufficio urbanistica. Dal punto di vista della nostra azione amministrativa significa aver dimostrato, con i fatti, il nostro impegno contro l’ulteriore consumo di suolo e lo stop ai nuovi supermercati.
Ci siamo opposti alla realizzazione di una nuova struttura commerciale in un’area che ha destinazione artigianale. “Sono state accolte le nostre argomentazioni contro l’interpretazione estensiva della direttiva Bolkestein, proposta dalla controparte, che equiparerebbe le zone artigianali a quelle commerciali. Queste aree sono tutt’ora definite nel piano regolatore vigente che risale al 2007 – ha spiegato il primo cittadino – mentre nel nuovo piano regolatore, le cui direttive generali sono state già approvate in Giunta, si prevede di individuare in quelle aree, in prossimità al versante nord del parco Borsellino, la realizzzazione di una cittadella della cultura e dello sport. Il principio della riduzione del consumo di suolo, che sarà recepito nel nuovo strumento di pianificazione urbanistica generale, è stato ribadito anche nello studio di dettaglio del centro storico urbano, approvato in consiglio comunale e finalizzato alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
Purtroppo l’ultimo supermercato è stato autorizzato appena 15 giorni prima delle scorse amministrative – ha commentato il primo cittadino – Dal nostro insediamento, in discontinuità con il passato, abbiamo iniziato ad invertire la tendenza cercando di contemperare le legittime istanze dei privati con il preminente interesse pubblico. In questo caso non si tratta di una posizione contro la libertà d’iniziativa economica, che anzi abbiamo sempre incentivato, restituendo valore ai commercianti e agli esercenti locali – ha concluso Giammusso – ma in un territorio come il nostro, già densamente popolato e cementificato, bisogna necessariamente ripensare al modo in cui viene utilizzato.
Colgo l’occasione per sottolineare l’attività svolta anche in questa circostanza dagli assessorati allo sviluppo economico e all’urbanistica, deleghe di competenza rispettivamente degli assessori Franco Marcantonio ed Enz Santoro, così come doveroso è il ringraziamento al 3° e il 7° servizio per il lavoro svolto con puntualità e competenza”.