Il filtro del carburante assolve al compito di impedire che sostanze esterne raggiungano il carburante e, compromettendone la purezza, entrino in circolo nel motore inficiando il suo buon funzionamento. Sebbene molti sottovalutino questo fatto, queste sostanze impure sono in grado di provocare gravi problemi, giungendo nei casi più estremi a bloccare l’avviamento dell’auto. Il filtro del carburante attraverso la sua azione filtrante e di controllo fa in modo che le prestazioni del motore si ottimizzino proprio in virtù della purezza del carburante che entra in circolo.
Esiste anche una distinzione tra i filtri dell’auto, a seconda che questo componente sia destinato ad un veicolo a motore termico tradizionale o diesel. Ecco in sintesi quello che c’è da sapere a riguardo.
- Nei veicoli con motore a benzina, il filtro si trova in genere nella parte posteriore del sotto-scocca o tra la pompa del carburante e il carburatore. La cartuccia filtrante, composta di solito di materiale cellulosico, ha la forma di una fisarmonica ed è intercambiabile. Esistono anche modelli in metallo di questa cartuccia, che possono venire ripuliti e rimontati. Va anche menzionato che la normativa Euro 6 ha inoltre reso obbligatorio il filtro a carboni attivi, atto ad assorbire le emissione di HC del sistema di sfiato del serbatoio. La durata di quest’ultimo tipo corrisponde teoricamente al periodo di funzionamento dell’automobile. Il cambio del filtro carburante primario dovrebbe di norma venire effettuato ogni 60.000-80.000 km di percorrenza. Questo filtro, lo ricordiamo, ha il compito di depurare il combustibile dalle impurità meccaniche più grossolane ed ha una caratteristica forma a rete. Il filtro fino, che trattiene invece impurità più piccole ed eventuali infiltrazioni d’acqua, dovrebbe essere sostituito ogni 20.000-30.000 km di percorrenza.
- Nei veicoli a gasolio il filtro assolve anche il compito di separare il carburante dall’acqua, per prevenire danni agli iniettori ed alla pompa ad alta pressione. Di solito questo componente si situa tra gli iniettori e la pompa o tra il serbatoio e la pompa carburante. Sui diesel il filtro dovrebbe di norma essere cambiato dopo i 90.000 km di percorrenza; un chilometraggio che in genere si raggiunge ogni 6 anni. Informazioni più precise a riguardo si trovano sul libretto dell’auto.
I sintomi più comuni che indicano un malfunzionamento del filtro del carburante sono i seguenti:
- Tardiva risposta dell’acceleratore ai comandi, senza che sul cruscotto si sia attivata qualche spia di malfunzionamento. Questo problema si presenta in genere nei motori diesel, nei quali la presenza di particelle impure non si traduce in un immediato maggior consumo di carburante, ma piuttosto in una riduzione del flusso di gasolio che fa in modo che il sistema di alimentazione a valle debba lavorare di più. A riguardo va anche ricordato che questo può avere come effetto una usura precoce del sistema di alimentazione che potrebbe condurre a dei pericolosi cortocircuiti.
- Un intasamento del filtro potrebbe anche causare delle difficoltà ad avviare il motore dopo un certo periodo di sosta. Pur trattandosi di un problema il più delle volte connesso alla batteria scarica o ad un malfunzionamento del motorino di avviamento, in alcuni casi l’intasamento del filtro, riducendo il flusso di carburante in circolo, può essere causa di questo inconveniente.
- La perdita di potenza del motore, ad esempio durante una manovra di sorpasso o in una salita impegnativa può essere ricondotta all’intasamento del filtro del carburante, che impedisce o ritarda la messa in circolo della quantità necessaria di carburante in questi casi.
- La facilità o la tendenza del motore a spegnersi può essere ugualmente ricondotta ad un malfunzionamento di questo componente.
Il cambio del filtro non è un’operazione semplice e per questa ragione è consigliabile affidarsi nelle mani di un meccanico. Se, tuttavia, si hanno delle buone conoscenze tecniche, quest’operazione può essere fatta da soli. A tal riguardo è necessario procurarsi ed avere a portata di mano i seguenti attrezzi: una pinza, un contenitore per lo spurgo del serbatoio, un cacciavite a stella e, naturalmente, il nuovo filtro carburante, possibilmente della marca consigliata dal produttore.
Questi sono i passi che è necessario seguire:
- Bloccare le ruote e sollevare l’auto con l’ausilio di un martinetto. Localizzare la vite di spurgo per lasciare defluire il carburante del serbatoio.
- Individuare la posizione del filtro del carburante, nelle auto moderne facilmente riconoscibile grazie al tubo di alimentazione del carburante in entrata ed in uscita. Smontare il componente, rimuoverlo ed inserire il nuovo filtro.
- Procedere a riempire di nuovo il serbatoio in modo lento, riposizionando al loro posto tutti gli elementi di fissaggio rimossi.
A cambio effettuato, è consigliabile accertarsi subito se l’auto si avvia senza problemi e che quindi tutto funzioni al meglio. Nei veicoli diesel può capitare che la presenza di una bolla d’aria nel tubo che trasporta il gasolio blocchi l’accensione. In tale evenienza, con la dovuta concentrazione, si dovrebbe staccare il piccolo tubo trasparente, inserendovi con una siringa del gasolio. Quest’operazione va ripetuta un paio di volte.
Fonti:
https://www.pezzidiricambio24.it/ricambios/filtro-carburante