Bancarotta fraudolenta del gruppo Hessian e autoriciclaggio. Sono i reati di cui dovranno rispondere i tre arrestati dai finanzieri di Palermo in esecuzione di ordinanze del Gip. I tre sono stati raggiunti dalle ordinanze di arresti domiciliari e della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio di attività d’impresa per 12 mesi. Contestualmente sono stati sequestrati 6 negozi di abbiglimamento tra Palermo e Cefalù e il capitale di quattro società.
A finire ai domiciliari sono stati: Cesare Ciulla, 61 anni; Patrizia Giannettino, 59 anni e Noemi Ciulla, 27 anni, imprenditori storicamente presenti nel settore dell’abbigliamento e degli accessori. Ai tre, nelle vesti rispettivamente di amministratori di fatto e di diritto, vengono contestati i reati di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.
Le indagini, condotte dalle fiamme gialle di Palermo, gruppo tutela mercato capitali con l’ausilio di intercettazioni telefoniche nonché attraverso accertamenti contabili, hanno permesso di svelare un articolato sistema di società ideato e realizzato da un’unica regia riconducibile agli indagati, frutto di una complessa pianificazione distruttiva, finalizzata a proseguire l’attività imprenditoriale attraverso la costituzione di nuove società aventi similare compagine societaria e governance nonché coincidenti con sedi legali e operative ed identici asset aziendali che rappresentavano la continuazione aziendale della precedente impresa.
Gli indagati in pratica svuotavano la società che, lasciata in un irreversibile stato di decozione, falliva. Di contro l’attività di vendita dei capi di abbigliamento proseguiva ininterrottamente grazie alle nuove compagini societarie. Con questo schema veniva accumulato un passivo fallimentare di almeno 1,2 milioni di euro. Le società e i negozi sequestrati sono stati affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Palermo affinché li gestisca nell’interesse della collettività con il compito di garantire la continuità aziendale e mantenere i livelli occupazionali, per preservare i diritti dei lavoratori e della stessa utenza.