Trasporto gratuito sì, trasporto gratuito no, poi trasporto di nuovo accordato. E’ quasi un tira e molla quello tra le famiglie di Tortorici e i commissari straordinari. Ogni anno nel mese di agosto viene fatta una domanda protocollata al comune per il trasporto extra urbano e per quello urbano degli studenti. Quest’anno per la prima volta alle famiglie è stato chiesto l’Isee. Ma non finisce qui.
In un primo momento era stato detto ai familiari che chi avrebbe superato una certa soglia (5990,95) avrebbe dovuto pagare di tasca propria il trasporto degli figli da Tortorici alle scuole superiori di Sant’Agata di Militello e Capo d’Orlando in percentuale a seconda del reddito e di quanti figli nel nucleo familiare. Per gli altri invece l’abbonamento sarebbe stato gratuito. Tutto messo nero su bianco con la delibera della commissione straordinaria con i poteri di giunta del 28 ottobre scorso (nr. 144).
Gli abbonamenti vengono preparati, ma il giorno prima della consegna non vengono dati alle famiglie e viene detto loro che non ci sarà alcuno sconto per hi ha un Isee basso e che quindi gli abbonamenti saranno tutti a carico delle famiglie. Solitamente, come succede da decenni, il mese di settembre, considerando anche il fatto che la scuola inizia a metà mese, gli abbonamenti dell’autobus vengono pagati dalle famiglie, per poi avere la gratuità del servizio a partire da ottobre.
I genitori allora si attivano e chiedono prima un appuntamento con i commissari che da tempo ormai gestiscono il Comune. La risposta non è immediata. I commissari devono consultarsi. I genitori nel frattempo preparano una lettera con raccolta di firme da inviare alle varie istituzioni, chiedendo di usufruire del trasporto extra urbano gratuito in quanto “è la regione che finanzia i comuni – scrivono”. La lettera viene protocollata e il pomeriggio stesso della sua presentazione arriva la delibera commissariale che accoglie la richiesta del trasporto extraurbano gratuito.
Già il giovedì precedente, il 21 ottobre della vicenda si interessa anche la parlamentare regionale Bernadette Grasso intercedendo con i commissari di Tortorici e “siamo rimasti – dice la parlamentare – che i commissari non avrebbero applicato i prezzi per intero per le famiglie con più figli che superavano il reddito, che avrebbe scaglionato per scaglie di reddito e che avrebbe fatto un ulteriore tentativo con la ditta di trasporto.”
E’ sempre il 28 ottobre, con la nota 17151, poi, che la commissione straordinaria di Tortorici, informa i responsabili dei genitori degli alunni delle scuole secondarie di II grado che “per il corrente mese, a prescindere dalla fascia ISEE di appartenenza, verranno rimborsate da questo ente e rendicontate alla Regione le somme anticipate per il trasporto alunni.
La cosa che più balza agli occhi è come nello stesso giorno, il 28 ottobre, prima la commissione abbia deliberato la non gratuità del trasporto alunni delle scuole superiori per chi ha una fascia di reddito superiore ai 6.000 euro all’anno e poi, con una nota inviata ai responsabili dei genitori, scrive che “per le successive mensilità questo Comune provvederà direttamente all’acquisto degli abbonamenti”.
Non sono pochi ora i genitori a chiedersi che cosa succederà a partire da gennaio 2022 in quanto nella precedente delibera n.134 del 30 settembre, la giunta municipale costituita dai tre commissari Mulè, Sindona e Rosa, aveva assegnato 28.000 euro quale somma iniziale e presuntiva per il pagamento degli abbonamenti dal 1 ottobre al 31 dicembre. A rigor di logica anche dal nuovo anno i soldi per il trasporto scolastico extraurbano dovranno essere stanziati dal comune, ma staremo a vedere cosa succederà.
Dito puntato dei genitori anche contro il trasporto urbano degli studenti che sebbene sia disponibile, funziona singhiozzo. “Qualche volta durante la settimana capita che manchi e il pomeriggio, da quando è iniziato il rientro – dicono alcuni genitori – il servizio è assente e lasciano i bimbi nelle scuole e veniamo avvisati dalla segreteria”. Due giorni fa i bambini sono stati lasciati di fronte alla scuola perché fuori non c’era alcun mezzo pubblico ad aspettarli. Con il passaparola e messaggi fra i gruppi dei genitori i piccoli vengono recuperati, ma con non pochi disagi. Fortunatamente non è accaduto nulla, ma i genitori chiedono “aiuto per ottenere ciò che spetta ai nostri figli della scuola dell’obbligo perché la scuola e il sapere sono un diritto che non possono essere negati e sono ancora più importanti in un paese come il nostro con mille difficoltà economiche”. Nei prossimi giorni i genitori non escludono forme di proteste più eclatanti se la situazione non dovesse rientrare.