Cinema: il palermitano Giovanni Carta nella serie Rai “Il cacciatore 3”

C’è anche l’attore palermitano Giovanni Carta nel cast della terza serie de “Il cacciatore 3” di Rai2. Per il protagonista della serie, Saverio Barone, la caccia non è finita. C’è ancora molto lavoro da fare. E in questa serie è pronto a raccontare la storia ambientata nella Sicilia degli anni Novanta, trovando ancora una volta l’ispirazione nei fatti realmente accaduti che hanno coinvolto il magistrato Alfonso Sabella.

Il cast della terza stagione è ancora una volta guidata da Francesco Montanari nei panni del protagonista, Saverio Barone. Al suo fianco la new entry Linda Caridi, interpretata da Paola Romano e Giovanni Carta, attore palermitano con esperienza trentennale tra teatro, cinema e televisione. Lo abbiamo intervistato.

Ciao Giovanni, come si svilupperà Il Cacciatore 3?

Un killer di Provenzano si vanta di parlare con un uomo di fiducia di Aglieri detto “Il Biondo”: scoprire chi è potrebbe portare a lui. Il “Biondo” è il mio ruolo in questa ultima serie.

Come è stato interpretare un personaggio con un Nickname?

La parola chiave di questo personaggio è Mistero. Ha una vita perfetta, rispettabile, agiata, è primario di un importante ospedale di Palermo e allo stesso tempo messaggero dei mafiosi e traghettatore del sistema mafioso nella società. Non posso dire cosa ne sarà di lui, ma darà del filo da torcere a Severino Barone!

Hai già interpretato ruoli simili in altri progetti televisivi?

-il mio lascia passare per le serie tv, soprattutto quelle di argomento siciliano, (La mossa del cavallo, La mafia uccide solo d’estate, Il giovane Montalbano, La catturandi) è il ruolo del cattivo.

Questa cosa mi affascina molto e alla mia età è molto più stimolante interpretare ruoli ambigui, anime grigie dalla doppia personalità.

Torni volentieri a lavorare nella tua terra di origine?

Certo per me è sempre una gioia, io amo la mia terra, ho sposato una siciliana, attrice anche lei. La mia terra è sempre rappresentata sia nella mia quotidianità, dato che a casa parliamo il dialetto, che nella mia espressione artistica.

Io so che il nome di Biondo ritorna protagonista nella tua carriera!

Sì, è vero! Forse perché lo ero prima di diventare brizzolato, scherzo… U biunnu è anche il protagonista del monologo teatrale scritto per me da Luana Rondinelli, A Testa sutta, che da 6 anni porto in giro per l’Italia, anche questo recitato in siciliano, che racconta le ambiguità della mia terra attraverso una storia di periferia.

Cosa bolle in pentola per il futuro?

Sto girando Barbarians, una serie internazionale Netflix, ma non posso dire nulla del mio personaggio per ora. E presto sarò di nuovo a teatro a Palermo, con un progetto tratto da un romanzo del mio amato maestro Andrea Camilleri… ma ti dirò di più la prossima volta che ci incontriamo.

 

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