Era un articolo che dovevo scrivere prima, ma ho atteso l’ultima presentazione del 2021 prima di parlarne. Nancy Calanna, capace e vulcanica collaboratrice di Eco di Sicilia, ha pubblicato la sua prima raccolta poetica “Respiri inquieti di libertà” che è stata presentata a villa Piccolo a Capo d’Orlando, nel messinese.
Uno scenario d’eccezione per l’ultima presentazione della silloge di Nancy Calanna pubblicata da Armando Siciliano editore. Villa Piccolo trasuda poesia e arte da ogni angolo. Fra le sue mura sono stati scritti numerosi capitoli de “Il gattopardo”, unico romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che era cugino dei baroni Piccolo Lucio il poeta, Casimiro l’artista e Agata Giovanna la botanica, che vivevano nella villa di contrada Vina insieme alla madre. Qui nacquero le raccolte poetiche di Lucio Piccolo, strepitoso poeta seppur sottovalutato. Quale luogo migliore, dunque, per presentare una raccolta poetica!
Quello di Nancy Calanna, con i suoi versi in siciliano e in italiano, è un vero e proprio “respiro inquieto di libertà”. Per descrivere la sua poesia userei due termini che a mio giudizio permeano l’intera raccolta: amore e libertà. Un amore che attraversa ogni singolo verso esprimendo questo sentimento nei confronti della nostra amata Sicilia, della famiglia, degli antenati, della Madonna, di Gesù e dei Santi, amore nei confronti della natura, ma soprattutto un amore per la libertà. Quella libertà che oggi l’autrice sente essere in parte negata, ma che comunque lascia spazio alla speranza come quando consiglia: “fate come quei capitani dignitosi/che in mezzo al mare si affidano/al proprio coraggio, alle proprie capacità/ e volgono lo sguardo verso l’orizzonte”. Nella raccolta poetica non mancano anche i ricordi di gente perita da giovane per mano della mafia o per un “destino beffardo”.
La raccolta poetica di Nancy Calanna è in dialetto e in italiano perché è come lei: una parte ancorata al passato, ai valori ancestrali che solo il dialetto riesce a comunicare in maniera totale e una parte con lo sguardo pieno di speranza rivolto al futuro, a quel futuro che lei, da brava mamma, sta cercando di preparare per le sue amate figlie. “Trovo il libro di Nancy Calanna ricco di riflessioni – si legge nella prefazione di Domenico Orifici – verità universali, sentimenti di bontà, di riconoscenza e d’apprezzamento e ne consiglio la lettura.”
Una lettura consigliata anche da Corrado Speziale che ha curato la prefazione e che pone l’accento sulla sensibilità e sulla profondità del sentire di Nancy. “I luoghi di vita dell’autrice diventano un teatro dove vanno in scena storie e immagini catturate nel tempo dai suoi occhi, elaborate dalla sua mente e custodite nel suo cuore – scrive Speziale – In particolare, nelle poesie in dialetto, il suo animo si colora di sicilianità. Qui, il sentimento poetico si accompagna alla passione, alla fede e alla tradizione dentro una simbologia che acquista vigore”.
Il libro edito da Armando Siciliano editore è stato presentato la prima volta a Naso, centro natìo di Nancy, poi a Sinagra e, infine, a Capo d’Orlando, luogo in cui la nostra Nancy ha creato la sua famiglia e dove vive. Ad ogni presentazione si sono avvicendati diversi relatori: Corrado Speziale, Domenico Orifici, Armando Siciliano, Enza Mola, Rosetta Vitanza, Giovanna La Motta, io stessa che ho presentato a sorpresa la seconda serata di presentazione del libro. Ad ogni presentazione non sono mancate le lettrici Ina Franchina e Marisa Briguglio che hanno deliziato il pubblico presente con la lettura di alcune poesie della raccolta di Nancy. Ciliegina sulla torta, per la presentazione a Villa Piccolo era presente anche la pittrice Nunziatina Giuffrè. Un suo quadro è stato scelto dalla nostra Nancy per la copertina del suo libro e qualche sera fa a villa Piccolo, ascoltando le parole dei relatori e della stessa autrice, la pittrice ha realizzato una tela ispirata alle poesie di Nancy.
Le prime tre presentazioni di “Respiri inquieti di libertà” della nostra collaboratrice hanno riscosso buon successo di pubblico che ha espresso lusinghieri apprezzamenti al lavoro della poetessa alla sua prima pubblicazione. Soddisfatta del suo primo lavoro Nancy che però non si ferma e continua a scrivere quando c’è qualcosa che le fa tremare il cuore, la ispira o la indigna, come è successo giorno 15 parlando dell’istituzione del “passaporto verde” per entrare nei luoghi di lavoro e della protesta dei portuali. A Nancy auguro buon lavoro e una carriera sempre più sfolgorante in campo letterario, giornalistico e non solo.