Gli agenti della guardia di finanza continuano ad indagare per scoprire eventuali percezioni illecite del reddito di cittadinanza. Le fiamme gialle a Bagheria, nel palermitano, hanno accertato che una signora, nella domanda di ammissione al beneficio, aveva omesso di indicare lo stato detentivo del figlio che dal 2016 era destinatario della misura di custodia cautleare emessa dal tribunale di Napoli per maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
La presenza nell’ufficio del nucleo familiare beneficiario del sussidio, provoca una riduzione del parametro della scala di equivalenza prevista dal decreto che istituisce il reddito di cittadinanza e, di conseguenza, anche una riduzione dell’importo spettante. I finanzieri hanno denunciato il beneficiario del reddito di cittadinanza alla procura di Termini Imerese e hanno avvisato l’Inps per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già percepite in modo indebito, pari a oltre 11 mila euro.
Il servizio conferma il ruolo di polizia economico finanziaria affidato alle fiamme gialle a contrasto delle illecite condotte di coloro che sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.