La società Syndial Sicilia, ora Eni rewind spa, ramo aziendale della raffineria di Gela che si occupa di bonifiche, è stata sequestrata dalla procura. Secondo le indagini non sarebbe stato rispettato il piano del ministero dell’ambiente in merito alla bonifica delle acque di falda.
Dagli accertamenti sono risultate alte concentrazioni di manganese, idrocarburi e mercurio nelle acque che poi finiscono in mare o nei terreni coltivati.
È stato disposto il sequestro preventivo anche delle aree dello stabilimento destinate all’attuazione della bonifica. Il giudice per le indagini preliminari di Gela ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario che dovrà provvedere all’esecuzione delle bonifiche. Le indagini sono state eseguite dalla capitaneria di porto di Gela e dal commissariato, su delega della procura, guidata dal procuratore Fernando Asaro.