Da Avola, nel siracusano, a Viagrande, nel catanese, un “cammino dei colori” in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico del 13 ottobre. Un evento che Sicilia Donna, da tempo a supporto di Europa donna Italia nelle attività istituzionali e di sensibilizzazioni, ha previsto ad Avola sabato 9 e domenica 10 ottobre e a Viagrande lunedì 11 ottobre.
“Il cammino dei colori” è il titolo dell’iniziativa tramite cui – spiega Nicoletta Zorzan, presidentessa di Sicilia donna – coloreremo le stade interpretando i bisogni di ogni donna che vive questa malattia. Alzeremo le voci, con emozione e determinazione, per non farci dimenticare. Racconteremo con la magia dei colori l’aspettativa, la difficoltà, la protezione, lo stato d’animo, l’opportunità, l’ingiustizia, la speranza di ognuno di loro, di noi. Con l’obiettivo che scienza, istituzioni e società ci sostengano”.
L’inizio dei lavori è previsto per sabato 9 ottobre alle 16.00 al centro giovanile Falcone Borsellino di via Piersanti Mattarella ad Avola. Qui l’associazione Madonnari di Sicilia, sotto la direzione artistica del maestro Maurizio Cannizzo, realizzerà opere che tutti potranno ammirare in un lavoro continuo, ispirate ai 7 punti messi in evidenza da Europa donna Italia.
In sintesi questi punti sono: richiesta di un percorso specifico all’interno di tutti i centri di senologia; accesso agevolato a visite ed esami; disponibilità di specialisti di differenti discipline coinvolti nella gestione della patologia; assistenza dello psicologo; informazioni su trials clinici disponibili e indicati per la situazione della singola paziente; invalidità civile con misure di tutela specifica e accesso rapido a tutti i farmaci innovativi.
All’ingresso del centro giovanile, inoltre, saranno preparati tavoli con colori e fogli a disposizione dei bambini e dei ragazzi che desidereranno preparare un disegno dal tema: “La mia mamma a colori”.
L’evento proseguirà domenica 10 ottobre dalle 10.00 alle 13.00, sempre al centro giovanile di Avola dove, alle 16.00, è prevista la presentazione dello sport “Fermiamolo” prodotto da Sicilia donna e dalle 16.30 l’incontro con tutti i protagonisti dell’evento, le donne, gli artisti e le istituzioni tra cui il sindaco di Avola, Luca Cannata; l’assessore comunale alle politiche sociali, Simona Caldararo e la deputata regionale Rossana Cannata, socia onoraria di Sicilia donna. All’imbrunire sarà quindi possibile ammirare il palazzo di città e la rotonda sul mare colorati di fucsia, simbolo del tumore al seno metastatico.
Lunedì 11 ottobre l’evento si sposterà allo Iom (Istituto oncologico del Mediterraneo) di Viagrande. Dalle 14 alle 16, nella sala conferenze del terzo piano, è in programma un workshop a cui parteciparono specialisti e associazioni con l’intento di mettere insieme opportunità e bisogni per poi inviare gli atti conclusivi a Europa donna Italia. All’appuntamento parteciperanno: Domenico Musumeci, direttore generale Iom; Dario Giuffrida, direttore Dipartimento oncologico Iom; Paolo Fontana, direttore e coordinatore della Breast Unit Iom; Stefano Forte, direttore laboratori Iom Ricerca; Gianluca Ferini, direttore Unità di Radioterapia Iom; Lorenzo Memeo, direttore Unità Anatomia patologica Iom; Angela Prestifilippo, oncologa dedicata Breast Unit; Maria Carmela Scriminaci, direttore Servizio psico-oncologia Iom; Paola Vitale, direttore Unità di Farmacovigilanza Iom e Lorenzo Colarossi, biotecnologo. Collegata in video-conferenza anche la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Salute, servizi sociali e sanitari.
Concluderà i lavori Paolo Fontana, direttore scientifico di Sicilia donna, nonché direttore e coordinatore della Breast Unit Iom: “In Italia le donne che vivono con tumore al seno metastatico sono 37.000. Sono donne che, nella maggioranza dei casi, vivono singolarmente e in solitudine un dramma che non hanno scelto e quotidianamente soffrono l’incertezza della vita in termini sia di sopravvivenza sia di difficoltà. Adoperarsi affinché i benefici dei progressi scientifici sinora raggiunti contro questa malattia vengano migliorati richiederà un forte impegno collettivo, una maggiore sensibilità, una dedizione nazionale per affrontare il tumore al seno metastatico come problema di salute pubblica ma anche come conseguenza delle nostre deficienze sociali”.