San Cataldo (Cl):il questore ha consegnato 200 agende “il mio diario”

Circa 200 agende “il mio diario” sono state consegnate agli alunni di due istituti scolastici dal questore Emanuele Ricifari. Il diario, attraverso contenuti e linguaggio adeguati, si pone l’obiettivo di avvicinare i bambini alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole.

Anche per quest’anno scolastico la polizia di Stato ha rinnovato l’iniziativa di distribuire l’agenda scolastica denominata “il mio diario”. Il progetto, giunto all’ottava edizione, prevede la distribuzione di circa 350.000 agende agli alunni delle quarte classi degli istituti di scuola primaria.

Qualche giorno fa il questore aveva consegnato 150 agende a due scuole di Gela e Niscemi, oggi accompagnata dal suo portavoce, vice questore Francesco Bandiera, ne ha consegnate altre 200 ad alunni dell’istituto comprensivo Lombardo Radice di Caltanissetta, diretto da Bennardina Ginevra e del secondo circolo di San Cataldo attualmente diretto da Loredana Schillaci. A quest’ultimo incontro era presente anche il dirigente titolare Carmelo Salvatore Benfante Picogna.

Il questore Ricifari ha detto agli alunni di seguire le insegnanti, di studiare e, soprattutto, di diventare cittadini consapevoli. Il diario, attraverso contenuti e linguaggio adeguati ai giovanissimi, si pone l’obiettivo di avvicinare gli adulti di domani alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole e ai valori di convivenza civile sanciti, innanzitutto dalla Costituzione.

Nell’edizione 2021-2022 saranno affrontati gli argomenti che il ministero dell’istruzione ha inserito nei programmi della reintrodotta materia dell’educazione civica: la Costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. In questa edizione è stata avviata una collaborazione con il Pon legalità 2014-2020,, il Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale), il Fse (fondo sociale europeo). Il programma operativo nazionale, gestito dal ministero dell’Interno e finanziato da fondi europei, sostiene progetti volti a favorire il rafforzamento delle condizioni di legalità per i cittadini e le imprese e dare nuovo impulso allo sviluppo economico migliorando la coesione sociale dei territori. Il sostegno avviene in particolare in quelle regioni d’Italia dove fenomeni criminali, come la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra, hanno frenato e ancora rallentato lo sviluppo e la crescita economica: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

 

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