L’auto dove viaggiava il giudice ragazzino Rosario Livatino, assassinato dalla mafia mentre viaggiava sulla sua utilitaria rossa per andare al tribunale di Agrigento da Canicattì dove viveva, sarà esposta al pubblico per la prima volta nel complesso San Domenico di Canicattì.
Domani mattina i carabinieri della compagnia di Canicattì scorteranno la Ford Fiesta rossa guidata da Livatino quando i killer lo sorpresero uccidendolo, dal luogo in cui è stata custodita negli ultimi 30 anni fino al complesso San Domenico.
Non era un’auto blindata, quella guidata dal giudice Livatino, ma una piccola utilitaria. Fu su quella automobile che la mattina del 21 settembre 1990 il magistrato dichiarato Beato, mentre guidava lungo la strada per il tribunale, venne raggiunto dai sicari dell Stidda sulla Statale 640 all’altezza del viadotto Gasena.
L’auto venne lasciata al margine della strada dal giudice Livatino nel disperato tentativo di sfuggire ai colpi mortali dei suoi sicari. L’auto, con i vetri infranti per i numerosi colpi d’arma da fuoco sparati dai mafiosi, è stata recuperata e lasciata dal padre di Livatino in eredità ad una persona vicina alla famiglia che l’ha parzialmente restaurata e conservata. Dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, la Ford Fiesta rossa è stata utilizzata durante le riprese del film “Il giudice Ragazzino”.
Ora, nell’anno della beatificazione di Rosario Angelo Livatino, il proprietario ha deciso di affidarla fiduciariamente al comandante della compagnia carabinieri di Canicattì affinché “questa reliquia civile possa essere esposta”
L’auto, scortata dalle gazzelle dei carabinieri del nucleo Radiomobile, sarà visitabile al pubblico venerdì e sabato in occasione degli eventi della settimana della legalità, rassegna culturale in corso dedicata all’eredità vicile, morale e culturale del giudice ragazzino oggi Beato.