Ogni anno lo spostamento del bestiame dal Sud della Sicilia al Nord Italia rappresenta una opportunità fondamentale per gli allevatori siciliani. Migliaia di vitelli vengono venduti al nord per essere allevati, cresciuti e macellati. Tuttavia questo indotto rischia di esser penalizzato dalle normative restrittive sui controlli che rallentano questo processo.
Le movimentazioni degli animali dalla Sicilia verso le altre regioni sono regolate da norme che stabiliscono le modalità di spostamento e soprattutto la “qualità” delle caratteristiche sanitarie degli animali sottoposti a sorveglianza sanitaria che attraverso il monitoraggio evitano la diffusione di malattie contagiose tipiche del bestiame.
“Il personale veterinario delle aziende sanitarie provinciali, seppure con delle differenze, non sempre riesce a garantire in tempi brevi “commercialmente ragionevoli” il controllo sanitario premovimentazione imposto dalla normativa vigente – si legge nella interrogazione presentata oggi – inficiando le movimentazioni sia verso i pascoli che verso altri allevamenti creando disagio negli allevatori e ripercuotendosi sull’economia siciliana in particolare nell’area dei Nebrodi, Madonie e Iblei ove il settore della zootecnia rappresenta un fondamentale settore economico sia per i prodotti agroalimentari (latte, formaggi, provole, maiorchino, pecorino siciliano,ecc.) che per le filiere come quella del suino nero dei Nebrodi che culmina nella produzione del salame Sant’Angelo, unico prodotto carneo IGP della Regione Siciliana, comportando inoltre l’allontanamento dalle aree montane e pedemontane dei residenti che non riescono a mantenere requisiti di sostentamento economico in queste filiere compromesse, l’abbandono dei terreni e dei pascoli che culminano nei tristi eventi di gravissimi incendi a cui sempre più spesso assistiamo.”
La Lega con il suo gruppo parlamentare all’Ars presieduto dall’On. Antonio Catalfamo chiede all’Assessore Regionale alla Salute di intensificare le ore a disposizione dei veterinari convenzionati per aumentare i controlli sul bestiame e favorire quindi così lo spostamento. In buona sostanza viene chiesto di applicare il fondo già previsto nell’ultima finanziaria regionale a tale fine, fondo che è stato tuttavia bloccato parzialmente a Roma.
“Bisogna trovare delle soluzioni a tutela degli allevatori siciliani – commentano i deputati leghisti – che stanno perdendo un treno prezioso. Serve un’azione amministrativa veloce, urgente e che sostenga i controlli e quindi il mercato siciliano. Riteniamo indispensabile aprire un dibattito e trovare subito una soluzione nell’interesse delle zone interne della Sicilia che da questo indotto dipendono.”