Chiaramonte Gulfi (Rg): alla villa comunale una scultura di Elena Mutinelli

Una scultura di Elena Mutinelli è stata donata dal mecenate Giovanni Leonardo Damigella al comune di Chiaramonte Gulfi, centro del ragusano. L’opera sarà collocata nella villa comunale. Si tratta di una scultura in marmo bianco di Carrara, realizzata dalla scultrice milanese Mutinelli. È stata donata dal titolare della mondial granit, Giovanni Leonardo Damigella.

La scultura, alta 1.70 mt si intitola “Manifesto principio” e sarà inaugurata il 18 settembre alle 18.00. Saranno presenti il sindaco Sebastiano Gurrieri, Giovanni Leonardo Damigella e la scultrice Elena Mutinelli.

Il nuovo progetto artistico è l’ultimo tassello di una serie di opere realizzate e donate dall’industriale di Chiaramonte Gulfi, mecenate che da anni investe nella cultura e nella promozione del territorio e che con questa nuova opera “intende riconfermare il desiderio di ridare vita alla grande arte italiana”.

“Impresa e arte insieme in cammino – si legge nella presentazione dell’opera – svelano lo spirito del tempo incarnato nel mecenatismo di Mondial Granit. Leonardo Giovanni Damigella, il suo carattere creativo imprenditoriale, ha abbracciato questo progetto riconoscendosi nuovamente in un valore: la bellezza, ancora capace di ispirare, nutrire anima, pensiero e futuro”.

“L’imprenditore deve promuovere la cultura, l’impresa deve sostenere l’economia di un territorio,m a anche la sua bellezza – spiega Giovanni Damigella – ciò che sono stati i Medici per Firenze o gli Sforza per Milano, dovrebbe essere un esempio per tutti. Io credo nell’arte. Ho sposato il progetto di qualificazione della cittadina avviato dal sindaco Sebastiano Gurrieri. Un piccolo comune come Chiaramonte rischia di morire se non investe nella bellezza: l’arte, la bellezza dei suoi monumenti, l’armonia delle sue vie possono diventare volano per il turismo. Tutti possono contribuire, anche con un balcone fiorito e con una facciata armoniosa. Gli imprenditori abbiamo il dovere di dare qualcosa alla città. L’opera della scultrice Elena Mutinelli si inserisce in questo progetto di miglioramento della cittadina voluto dal comune”.

“Ringrazio Damigella per la sua sensibilità verso la città – ha detto il sindaco Gurrieri – anche in passato ha fatto molto per la nostra cittadina, ad esempio con la realizzazione della nuova pavimentazione del santuario della Madonna di Gulfi, insieme all’imprenditore Santo Cutrone. Ma ha dato altri contributi a lavori importanti in monasteri, chiese ed altro. Da sindaco, lo ringrazio per questo e per questa nuova opera. Sarà collocata in una zona centrale dei giardini comunali, spesso meta di turisti e visitatori, che potranno ammirarla ed apprezzarla”.

L’opera è stata realizzata dall’artista presso un laboratorio di Carrara. Damigella ha predisposto tutto per la lavorazione, dalla selezione del marmo in cava, al trasporto e alla scelta del laboratorio pronto ad accogliere un blocco di grandi dimensioni, tutte le operazioni di movimentazione e messa in posa dell’opera.

“Quando alzai il telefono per chiamare Giovanni Leonardo Damigella non avrei mai pensato di trovare un uomo ed un imprenditore così sensibile all’arte. Mi ha ascoltato e mi ha chiesto di mandare dei bozzetti. Lui ha scelto proprio quello che anch’io sentivo di più, il migliore e il più complesso. “Manifesto Principio” è una deposizione, ispirata alla Deposizione del Rosso Fiorentino: in esso l’intreccio dei corpi che si fondono l’uno nell’altro sostiene il Cristo deposto, richiamando la circolarità della vita; la morte contiene in sé il germe prossimo alla nascita, la resurrezione. Le forme simbolicamente sono inscritte nell’Alfa e nell’Omega, il principio e la fine. È la vita che continua, che ha una grande sacralità e dignità anche laica, insita nelle persone che operano ogni giorno per sé, per la famiglia, per la società, per la continuità della progenia e della nostra vita”.

Giovanni Leonardo Damigella ha realizzato e donato altre opere a Custonaci, Comiso e a Mineo, sua città natale. A Chiaramonte Gulfi ha realizzato l’altare, con il leggio ed il crocifisso in oro zecchino della chiesa di San Giovanni, nonché le venti sculture in bronzo del portone della stessa chiesa, il pavimento della ex chiesa di Santa Teresa, con mosaico del laboratorio “Pietrangolare”, il pavimento del santuario di Gulfi; ha contribuito per la realizzazione dell’altare del santuario e per il rifacimento dei tetti del monastero “Sacra Famiglia” delle Carmelitane Scalze.

Elena Mutinelli, milanese, 54 anni, si è laureata all’accademia di belle arti di Brera. È nipote dello scultore Silvio Monfrini, autore del monumento a Francesco Baracca a Milano, allievo di Ernesto Bazzaro, approfondisce la tradizione della scultura italiana sconfinando in una contemporaneità lirica, potente. Per 20 anni circa ha collaorato con la veneranda fabbrica del duomo di Milano nella riproduzione di opere in marmo originali le sue opere sono presenti in importanti collezioni in Italia e all’estero, tra cui Jolly Hotel Madison Tower NY, ButanGas e Giomka caffè. Ha portato la sua esperienza di scultrice anche negli Stati Uniti, insegnando a scolpire il marmo della cava utilizzato dalla Casa Bianca.

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