Nicolosi (Ct): al parco Anselmi il quartetto Katanè

Nuovo appuntamento a Nicolosi, nel catanese, con la rassegna estiva della società Amici della musica, in collaborazione con il comune. Appuntamento il 23 agosto al parco comunale Anselmi con il quartetto Katanè che eseguirà due capolavori della produzione quartettistica europea: il quartetto per archi n.4 K157 in Do maggiore di Mozart e il quartetto per archi n.14 in Re minore “La morte e la fanciulla” di Schubert.

Il quartetto Katanè, nato e cresciuto sotto la guida del maestro Gaetano Adorno, è composto dai violinisti Riccardo Urbina e Dario Militano, dalla violista Clelia Lavenia e dal violoncellista Giulio Nicolosi. I giovani musicisti suoneranno a Nicolosi, all’interno della stagione “incontri d’arte” firmata da Anna Rita Fontana, presidentessa e direttore artistico SCAM.

La formazione venuta alla luce nel 2018 combina l’esperienza musicale de “El Sistema” del M° José Antonio Abreu, un metodo di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare nato in Venezuela e diffuso in Italia da Claudio Abbado il quale ha collaborato con Abreu e l’Orchestra giovanile Simón Bolívar per anni, a quella dell’antica tradizione italiana per un’esperienza musicale unica nel suo genere. Il programma della serata prevederà il Quartetto per archi n. 4, K 157 in Do maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart e il Quartetto per archi n. 14 in Re minore, D. 810 “Ver Tod und das Mädchen” (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert.

Composti da un giovanissimo Mozart tra la fine del 1772 e il 1773, i Quartetti Milanesi, così soprannominati perché scritti nella città italiana, sono coevi alla stesura e alla rappresentazione dell’opera “Lucio Silla”. «Dal punto di vista del valore musicale e della tecnica di scrittura – spiegano i musicisti – il Quartetto K 157 in Do maggiore è certamente il più armonioso e bilanciato del ciclo. La vivacità presente nel primo gruppo tematico lascia ben presto spazio a un tono struggente che caratterizza l’Andante in Mi bemolle Maggiore, per ritornare poi nel rondò finale a due episodi». Di tenore diverso il Quartetto in Re minore di Franz Schubert, composto tra il marzo del 1824 e l’inizio del 1826; un capolavoro cameristico di alto pregio che si colloca al di sopra delle sua precedente produzione quartettistica. «L’intera partitura – evidenzia la formazione – è costruita a partire dal Lied «Der Tod und das Mädchen» («La morte e la fanciulla») D. 531, scritto su testo di Matthias Claudius nel 1817 e usato come base del secondo movimento. Si tratta di una scelta comune a molte opere della tarda produzione schubertiana indicativa della propensione al lirismo dell’autore. Il Lied in questione, come indica il titolo, canta il dialogo fra la Morte – simbolizzata dall’inesorabile ritmo dattilico – e una fanciulla. La tonalità e il ritmo sono elementi imprescindibili del quartetto: in minore il primo, si trova in tutti i movimenti mentre la cadenza dattilica si trasforma in frammenti ritmici simili e particolarmente incisivi. La coerenza e il rigore della partitura, e con essi la drammaticità incombente, sono dunque assicurati da un’unità ciclica». Come sempre la scelta ricade su un repertorio di alto profilo allo scopo di diffondere la musica colta europea arrivando a una platea variegata.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

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