Così come ci insegna il grande Giuseppe Tornatore nei sui straordinari film, la storia di un paese passa attraverso il cuore e gli occhi di chi l’ama e l’osserva.
Lei è la signora Lina Scalia, dai tratti, dalle origini e dalla tempra sicula. Nata a Catania nel 1951, ha vissuto la sua giovinezza in quello che allora era il piccolo borgo di Capo d’Orlando. L’infanzia forgia i caratteri di ciascuno e Lina ha vissuto il periodo delle elementari e delle medie tra le vie orlandine con l’odore della salsedine che forte impregnava le sue narici. Contesti familiari impedirono il proseguo nel luogo da lei tanto amato ed oggi la signora Lina vive sospesa tra il nord europea ed un tocca e fuggi alla natia Sicilia.
I social spesso criticati, se saputi utilizzare producono incontri, ricordi, unioni, così Lina nel gruppo orlandino “sei di Capo d’Orlando se..” ritrova il suo amato paese, immagini e colori, la riportano alla giovinezza. Ogni mattino il suo saluto allieta il gruppo social e casualmente tra le righe di qualche poesia ritrova la nipote dell’amica della sua cara mamma. “A ficarrisa” era la nonna di Maria Elena, nonché proprietaria di un negozio di tessuti di Capo d’Orlando. Il casuale incontro social con Maria Elena (nato da una spontanea simpatia reciproca) fa ritrovare la figlia e la nipote di quella che era già un’antica amicizia di madre e nonna.
A distanza di trent’anni la signora Lina ritorna brevemente per qualche giorno a Capo d’Orlando ma è durante questa estate che trascorre qualche settimana nel suo amato paese insieme all’amica ritrovata e sino a pochi mesi fa sconosciuta.
Sembra spontaneo chiederle come ritrova Capo d’Orlando dopo quasi 35 anni:
“Ho ritrovato la magia del mare integra così come l’ho vissuta, la vista delle fessure delle case tra le vie è però diversa, l’espansione edilizia ha cambiato in pochi anni gli angoli orlandini, ridisegnando la mappa di quello che era uno straordinario borgo, il sovraffollamento turistico estivo, si contrappone a dei servizi che a malapena ricoprono le necessità dei cittadini. In pochi anni Capo d’Orlando è cresciuta troppo in fretta … eppure il mio amore per questo paese rimane intatto, integro”.
Tra meno di un mese Capo d’Orlando dovrà eleggere il primo cittadino, le difficoltà amministrative degli ultimi anni (gestione rifiuti, parcheggi, stipendi dipendenti, mareggiate che ogni anno avvolgono il lungo mare) unite ai grandi subbugli sanitari nazionali e mondiali, si presenteranno come un boomerang nella prima casa comunale orlandina.
Non basteranno i buoni propositi, non basteranno le battute pronte o le toppe del momento, la campagna elettorale è ormai aperta che vinca il migliore, colui o colei che possa continuare a far sorridere chi tiene ad una Capo d’Orlando sempre bella e migliore.