Saranno 26 gli artisti italiani e stranieri, che presenteranno tutti i media dell’arte contemporanea. Pittura, disegno, fotografia, video, ricamo, sculture, installazioni, sound art, realizzati su tela, carta, assemblaggi di tessuto, ceramica, supporti speciali ed elettronici, distribuiti in una composita architettura rurale in via di ristrutturazione.
All’ospite scoprire una stalla con le gigantografie neo (o post) kafkiane di Gabriele Fazio, la fenditura sorgiva emblematica nella cappella (Francesco Voltolina), i sovraporte drammaticamente perfetti di Davide Bramante, l’avatar impassibile ma ammonitore di Valentina Morandi e Sandrine Nicoletta, la natura iscritta nelle terrecotte di Philippe Terrier Hermann, la Korone di Sasha Vinci, la fusione di lampadine di Alberto Scodro rilucente sul muro, il delicato quadro di ceramica con una decorazione auto-referenziale di Diego Miguel Mirabella lasciato sul pavimento come nello studio dell’artista; e, una dopo l’altra, i video di Uriel Orlow, Pauline Curnier-Jardin, Stefania Galegati e Angelo Leonardo, le foto di Maura Biava, e tutti gli altri menzionati nell’elenco dei partecipanti.
All’Ombra Del Gelso In Fiore Prima Che I Fiori Macchino è il progetto inaugurale di Philippe Terrier-Hermann et Yann Valladon, curato con Rosa Anna Musumeci ed Emmanuel Lambion a Villa Iblea, un centro culturale polivalente che rianimi le pietre del luogo facendone un crocevia per apprendere, trasmettere, condividere ridefinire e costruire nel rispetto della sua identità e nell’apertura alla ricerca e alla sperimentazione internazionale.