I militari della compagnia catanese di Acireale, insieme ai forestali, al nucleo operativo ecologico del XII° reggimento Sicilia, nonché di personale dell’Arpa di Catania, hanno verificato il rispetto delle norme in materia ambientale.
Il servizio ha permesso di denunciare padre e figlio, titolari di un’officina meccanica di Pedara, ritenuti responsabili di immettere benzeni, allo stato liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. Nell’ispezionare l’officina, gli operanti hanno rinvenuto numerose targhe di provenienza illecita e parti di motori sprovvisti della necessaria documentazione identificativa. L’attività e i diversi materiali sono stati posti sotto sequestro, mentre ai congiunti è stato contestato anche il reato di ricettazione.
Sno state denunciate 6 persone, tra cui 3 pregiudicate e una minorenne di età compresa tra i 16 e i 63 anni, ritenuti responsabili di violazione delle norme che regolano il trasporto e lo stoccaggio di rifiuti speciali. I militari le hanno sorprese a bordo dei rispettivi motocarri di proprietà, tranne la persona di minore età che, in qualità di apprendista, sedeva accanto al guidatore ,viaggiavano in diverse zone periferiche di Acireale trasportando in cassoni notevoli 1uantità di materiale ferroso. I veicoli e il materiale sono stati posti sotto sequestro.
È stato denunciato anche un 70enne, titolare di una ditta fantasma di lavorazione del marmo di Trecastagni, per la mancanza di dispositivi per il contenimento della dispersione delle polveri, nonché la mancanza di autorizzazione della gestione dei rifiuti speciali.