Grotte (Ag): ieri la visita ufficiale della casa imperiale Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli
Ieri, 10 agosto, visita ufficiale a Grotte della delegazione siciliana della casa mperiale Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli. Alla presenza di Sai, il principe Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico Tommasini Paternò Leopardi, attuale legittimo capo della casa, principe porfirogenito e gran maestro degli ordini cavallereschi dinastici, di diritto internazionale e collazione privata (ordine nobiliare della corona Heracliana e ordine militare della guardia d’onore di Santa Sophia), discendente dei Dogi di Venezia, nipote di Sai il principe don Hugo Jose Tomassini Paternò Leopardi, figlio della principessa Evy Delia.
Dalla Serenissima Repubblica di Venezia (con il Doge Francesco Foscari) al Papa Clemente XIII (Rezzonico), passando dal Sacro Romano Impero, da parte paterna. Dall’impero romano greco bizantino di Costantinopoli, con le dinastie Giustinianea ed Heracliana, alla Sicilia dei Re Aragonesi, passando dal Regno di Gerusalemme, da parte materna. Triveneto e Due Sicilie, Croazia e Isole Baleari, Ugo Foscolo, Tomasi di Lampedusa e Giacomo Leopardi, Lombardia e Marche: una storia europea ed eurasiatica, complessa ma comprovata e documentata, lunga secoli!
La visita organizzata dal noto poeta e operatore culturale Gero Miceli di Grotte, ha avuto inizio con l’accoglienza presso la Torre aragonese detta “del Palo” di Grotte sede oggi della Pro Loco “Herbessus”di Grotte dove il Principe e la principessa consorte Maddalena Messina, insieme ai membri della Delegazione di Sicilia guidata dal Cav. Stefano Papa sono stati accolti con un rinfresco e dal suono dei tamburi del gruppo “tamburinari di Santa Venera”.
La visita è poi proseguita verso le Chiese e i luoghi di principale interesse storico e culturale del paese e del Palazzo municipale, con la mostra fotografica sul “Premio Letterario Racalmare- Leonardo Sciascia” curata da Gaspare Agnello presente per l’occasione per illustrare la storia del Premio e le fotografie agli illustri ospiti.
Non sono mancati i saluti istituzionali e lo scambio di alcuni omaggi con le cariche istituzionali e religiose del comune di Grotte e quin di con il Sindaco prof. Alfonso Provvidenza e col Rev.do Padre Don Salvatore Zammito (Moderatore dell’Unità Pastorale di Grotte).
Intensa di significato la visita presso la Casa natale del Venerabile Padre Vinti dove grazie alla sapiente spiegazione del custode gl’illustri ospiti hanno potuto ascoltare e conoscere alcune tra le principali virtù di vita e di santità del Venerabile e visitarne l’antica e modesta casa. La giornata è poi proseguita presso un noto locale del paese dove si è svolto il pranzo conviviale preceduto da una brillante relazione di SAI e alcuni interventi dei membri della Delegazione siciliana della casa Leopardi di Costantinopoli.
Nel pomeriggio, come da programma, Il Principe e la Delegazione hanno fatto visita anche alla vicina città di Racalmuto per visitare il Teatro “Regina Margherita” e alcuni dei principali luoghi di interesse storico e culturale racalmutesi accolti dal primo cittadino Arch.Vincenzo Maniglia e dal già assessore e attuale fiduciario del sindaco Avv.Maria Cristina Iacono.
I Tomassini Paternò Leopardi sono una antica famiglia principesca siciliana e marchigiana, di remota origine bizantina, divisa in diversi rami, riconosciuta come tale (principi, marchesi e conti) dal Regno d’Italia, dal Vaticano, dagli ordini di Malta e Costantiniano, dal Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e dal Patriarcato di Costantinopoli.
Secondo la tradizione cristiana orientale i principi Tomassini Paternò Leopardi sono anche i legittimi discendenti e rappresentanti della dinastia Giustinianea Heracliana del Romano Impero d’Oriente, con il titolo di Principi ereditari di Costantinopoli ed il conseguente trattamento di Altezze Imperiali. Queste prerogative sono riconosciute ufficialmente, da oltre un secolo, dalla Unione della Nobiltà Bizantina (fondata ad Atene nel 1912).