La Fp Cgil e la Uiltrasporti richiedono l’esame congiunto a seguito dell’attivazione delle procedure di accesso agli ammortizzatori sociali da parte aziendale per tutti lavoratori. La MSBC ha avviato la procedura di confronto per l’attivazione degli ammortizzatori sociali (FIS) per 28 settimane, ma il verbale di confronto del 9 agosto si è chiuso negativamente.
L’esame si è svolto ieri, 9 agosto, e la procedura si è conclusa in modo negativo, come rendono noto Francesco Fucile, Carmelo Pino e Michele Barresi, dirigenti sindacali della FpCgil e Uil trasporti.
I sindacati si dichiarano contrari all’applicazione di ammortizzatori sociali, ritenendo insussistenti le motivazioni comunicate dalla MSBC legate ad una presunta crisi aziendale derivante dalla situazione epidemiologica e reputano infondato il ricorso agli ammortizzatori sociali.
“Siamo costretti a denunciare – proseguono i sindacalisti – la reiterata violazione delle relazioni industriali da parte aziendale che, nonostante le ripetute richieste di attivazione di esame congiunto ed il mancato rispetto dell’articolo 1 comma C del vigente contratto nazionale.
Oggi l’applicazione di ammortizzatori sociali è ritenuta dalla FP Cgil e Uil trasporti una modalità per “fare cassa e rimediare, con ogni probabilità, ad errori gestionali che trovano responsabilità certamente altrove e non nell’indiscutibile impegno profuso dalle maestranze di MSBC.
Aver negato, volutamente, al sindacato, per troppi mesi, il diritto dovere di vigilare attraverso un confronto sulle tematiche sopra citate, così come previsto dal contratto, non consente di avere una esatta cognizione sullo stato economico-finanziario dell’azienda e palesa una carenza di trasparenza nei confronti delle parti sociali e della cittadinanza. Ad oggi – proseguono i sindacalisti – ci risulta solo da dichiarazioni stampa del socio unico, sindaco di Messina, e dell’amministrazione aziendale, che presunte difficoltà economiche per l’anno 2021 derivino dalla reiterata bocciatura del piano economico finanziario da parte del consiglio comunale di Messina. Tuttavia, appare contraddittorio e poco chiaro l’avvio di procedure di ammortizzatori sociali dovuti invece alla crisi epidemiologica.
Ad oggi riteniamo che i livelli produttivi di MSBC non giustifichino il ricorso ad ammortizzatori sociali e tale tesi è avvalorata dal massiccio ricorso ad affidamenti esterni per svariate attività che evidentemente l’azienda non riesce a svolgere con proprie maestranze. Allo stessso tempo – continuano i sindacati – riscontriamo una grande mole di lavoro straordinario.
Riteniamo che – continuano Fucile e Barresi – nonostante la bocciatura del PEF 2021, il ritorno ai valori del precedente piano, consentano il mantenimento dei livello occupazionali e non giustifichino il ricorso al FIS e, pertanto, la presunta crisi finanziaria aziendale è forse da ercarsi in scelte gestionali discutibili o errate di questo management, e per tale motivo invitiamo l’azienda a porre in essere soluzioni diverse.”
Fp Cgil e Uil trasporti si dichiarano contrari all’applicazione degli ammortizzatori sociali per il personale di MSBC e dove l’azienda intenda avvalersi, sotto propria responsablità, del FIS con causale COvid19 al fine di procedere senza l’accordo con il sindacato, si diffida dal causare discriminazioni e/o danni economici ai dipendenti, garantendo l’attuale retribuzione, una equa distribuzione nelle qualifiche e nell’alternanza dei periodi di FIS per garantire anche la maturazione dei ratei di 13° e 14°.