IL tribunale di Catania ha emesso un decreto di confisca di beni a Salvatore Amato, conosciuto come Turi Amato, storico appartenente all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano.
I beni confiscati erano stati già oggetto di sequestro di prevenzione eseguito nel giugno dello scorso anno ed appartenenti al patrimonio di Salvatore Amato, 66 anni, in atto detenuto, per cumulo di pene detentive, in relazione a diverse condanne definitive inflitte per associazione mafiosa finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione ed altro.
In tale organizzazione lo stesso ha sempre rivestito ruoli apicali, anche in forza della parentela con la famiglia del boss Benedetto Santapaola, avendone sposato la cugina Grazia Santapaoa. Amato, dedito prevalentemente al traffico di droga e alle estorsioni, è stato a lungo il responsabile del gruppo “ottantapalmi”, operante nel quartiere San Cristoforo.
Le indagini economico-patrimoniali hanno fatto emergere l’esistenza di beni, nello specifico diversi fabbricati dello storico quartiere di San Cristoforo di cui lo stesso, attraverso l’intestazione a terzi stretti congiunti, tra cui la moglie e i figli, aveva la piena disponibilità. Il loro valore, assolutamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati nel tempo, rappresenta una delle prove del fatto che costituiscano il frutto e il provento delle attività illecite commesse in seno all’organizzazione mafiosa Santapaola.
Nei confronti di Amato è stata anche disposta la prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 3 anni e il pagamento di una cauzione che avrà esecuzione al momento della sua scarcerazione.