A Comiso, nel ragusano, conferenza stampa dei consiglieri comunali e di circoscrizione di Partito democratico, lista Spiga articolo Uno e Movimento 5 stelle sul bilancio di 3 anni di amministrazione Schmebari. Giudizio unanime sull’inefficienza e sull’insufficienza di una “politica amministrativa fallimentare che difficilmente potrà invertire la tendenza da qui a fine mandato”.
Questa mattina i consiglieri si sono ritrovati nella sede del partito democratico di Comiso, uniti nella valutazione delle opposizioni sull’operato dell’amministrazione Schembari nei primi tre anni di mandato, per una conferenza stampa che ha tracciato un bilancio preoccupato di quanto non realizzato finora..
Ad aprire i lavori è stato il segretario cittadino del Pd, Gigi Bellassai, che ha introdotto una conferenza stampa importante a oltre tre anni dall’insediamento dell’amministrazione Schembari. “Dopo tre anni assistiamo al vuoto pneumatico e una paralisi in tutti i settori della vita amministrativa con un forte arretramento in termini di qualità urbana, di sviluppo e di coesione sociale. Nonostante i roboanti proclami, un impaludamento delle opere pubbliche con una visione limitata e obsoleta della infrastrutturazione del territorio cittadino, sbilanciando le risorse finanziarie solo su alcune circoscritte opere per realizzare parcheggi e collegamenti viari che proiettano Comiso indietro nel tempo come città a misura di auto piuttosto che città smart ed ecologica legata alla contemporaneità e a misura d’uomo. Il degrado urbano è sotto gli occhi di tutti, il vede pubblico è in condizioni pietose, le belle fontane che un tempo arredavano e ingentilivano con lo sgorgare dell’acqua le piazze di Comiso e Pedalino oggi sono ferme e piene di rifiuti, le discariche proliferano a dispetto delle alte percentuali di raccolta differenziata e della tassazione TARI che appare come la più salata dell’area iblea, altro che riduzione delle tasse come promesso in campagna elettorale.
Analoga situazione nei servizi sociali con i sostegni alle persone fragili e agli anziani falcidiati e gli investimenti sulla cultura e sulle politiche scolastiche municipali praticamente cancellate. Mentre Comiso diventa sempre più insicura nei suoi luoghi di aggregazione Piazza Fonte Diana e Villa Comunale”. “Insomma” – ha concluso Bellassai–“la città appare grigia, spenta e trascurata e bisogna invertire questa tendenza di degrado e lassismo prima che i danni siano irreparabili; noi come opposizioni continueremo a svolgere il nostro ruolo di contrasto ai provvedimenti sbagliati e di proposta”.
Gaetano Gaglio, Lista Spiga-Articolo Uno, ha tracciato un quadro preciso dei conti del Comune, manifestando grande preoccupazione sul fronte del bilancio e della pressione fiscale per i cittadini: “i conti sono in sofferenza: su due consuntivi passati in consiglio, entrambi con forte ritardo rispetto alle prescrizioni di legge, si registrano disavanzi prima di tre milioni di euro e poi di sette milioni e mezzo. Dall’amministrazione ci dicono che il trend è in miglioramento, ma si registrerà comunque un disavanzo, quindi di ripianamento neanche a parlarne. Le misure annunciate per recuperare sono sempre uguali e generano sempre ulteriori debiti, nonostante le misure nazionali a sostegno dei Comuni che hanno garantito a Comiso prestiti per oltre 10 milioni di euro, unica ragione per cui l’ente non è sommerso da decreti ingiuntivi per pagamenti arretrati. Saranno anche disavanzi “tecnici”, ma resta la sostanza che in bilancio si scrivono entrate che poi non vengono incassate, generando debiti.
E in questo quadro non c’è verso di abbassare le imposte, anzi, a breve sarà necessario aumentare anche l’imposta sui rifiuti, visto che sono due anni che si rinvia questo necessario intervento mettendo altra polvere sotto il tappeto. Intanto si introducono balzelli nuovi, come la tassa sull’urbanistica, nel tentativo di racimolare ovunque qualche risorsa, mentre l’assessore Cassibba programma, contemporaneamente, mutui per milioni di euro per asfaltare strade, fare parcheggi, rotonde e bretelle stradali. Insomma, diventerà non certo bellissima, ma asfaltata e indebitata quanto prima”.
Un passaggio il consigliere Gaglio lo dedica al randagismo e alla tutela del benessere animale “un passo indietro di quasi 10 anni, sia dal punto di vista delle risorse, sia da quello dei rapporti con i volontari, sia da quello della cultura del benessere animale. E’ ripartito il refrain della mancanza di risorse per i volontari mentre in consiglio ci bocciano puntualmente gli emendamenti che aumentano gli stanziamenti di bilancio al grido di – le risorse ci sono, non ne servono di aggiuntive – . E intanto il Progetto “Zero Cani in Canile”, presentato in pompa magna è sparito nel dimenticatoio mentre gli interventi per le colonie feline, a costo zero per il Comune, non vengono neppure considerati. A breve presenteremo un pacchetto di interventi direttamente in consiglio comunale”.
La consigliera Patrizia Bellassai si è soffermata sulle opere pubbliche programmate e non realizzate e soprattutto sul cimitero di Comiso: “in piano triennale si scrive che verrà realizzato con 800 mila euro il cimitero di Comiso e Pedalino, poi ci spiegano che si tratta solo dell’acquisto del terreno, una truffa vera e propria per i cittadini. Hanno cavalcato la nostra battaglia contro il progetto di finanza per poi privatizzare i servizi cimiteriali di estumulazione e tumulazione a costi maggiori di quelli previsti dal progetto di finanza stesso. Ma siamo sicuri che fossero contro il progetto di Finanza allora? O era solo campagna elettorale?”.
Il consigliere Fabio Fianchino del PD si è soffermato poi sul clamoroso stato del decoro urbano cittadino e delle manutenzioni: “Una città incredibilmente in crisi idrica per interi quartieri e intere contrade, con le strade che sembrano bombardate e con il verde pubblico in condizioni pietose. E pensare che avevano girato i video elettorali dicendo di voler migliorare le opere da noi realizzate. Andate alla pista pedonale di Viale Europa, al nuovo Corso Vittorio Emanuele, allo skate park. Tutte aree abbandonate al degrado, in cui il verde è sparito proprio come gli amministratori che non si vedono più neppure in giro per la città”.
Desolante il quadro della frazione, descritto dal componente del Comitato delle Frazioni Gaetano Scollo: “Niente più presidio dei Vigili Urbani, niente completamento delle opere lasciate in eredità, piazza abbandonata a e stessa, fontane non più funzionanti, rifiuti che stanno per sommergerci e randagismo in crescita. Siamo abbandonati e non si vede alcuna inversione di tendenza”.
Ha chiuso i lavori Filippo Spataro, capogruppo consiliare del Partito Democratico: “Tre anni di vuoto assoluto, è difficile persino fare proposte alternative visto che non si può essere alternativi al nulla. Si è preferito tornare al vecchio vizio di lasciare al degrado le opere ereditate quando sarebbe bastato solo continuare nei percorsi già tracciati per fare bella figura. Così per le opere pubbliche, così per la vigilanza ambientale, così per il personale e i servizi per i cittadini. Si è preferito lasciare distruggere tutto e ora ci troviamo con la sgradevole prospettiva di tornare al governo della città per ricostruire, ancora una volta, le macerie che lasceranno in eredità. Vuol dire che ancora una volta ci saremo, come ci siamo sempre stati, e a partire da settembre incrementeremo ancora di più gli sforzi dai banchi dell’opposizione per provare a sollecitare, a pungolare, a svegliare questa amministrazione dal suo perdurante, nocivo torpore”.