Come un fortino in terra nemica l’ex scuola “Brancati” del viale Grimaldi è accerchiata. Una cintura fatta di montagne e montagne di materiali infiammabili che sistematicamente prendono fuoco e che la circondano completamente. Nel quartiere di Librino c’è quasi una totale rassegnazione, da parte degli abitanti delle palazzine circostanti, costretti a dover vivere a pochi passi da questa mostruosità.
Il presidente del comitato “Romolo Murri Vincenzo Parisi chiede all’amministrazione comunale di intervenire immediatamente per fermare tutto questo. I lavori, l’apertura di cantieri e le inaugurazioni nelle ultime settimane, in molte parti della città, dimostrano che quando c’è la vera voglia politica di fare realmente qualcosa, sia con fondi europei o con denaro proveniente dai privati, il lavoro viene portato a termine.
Per caso l’ex scuola Brancati non appartiene a Catania? E’ veramente così difficile fare qualcosa per impedire che questo disastro ecologico, questa bomba ad orologeria ritorni ad esplodere nuovamente? Dobbiamo aspettare che l’intero edificio vada in cenere oppure crolli completamente prima di fare qualcosa? La verità è che questa scuola, con il suo campetto e la sua palestra, potrebbe diventare un luogo di aggregazione dalle grandi potenzialità. Se non si comincia ad agire adesso però sarà tutto inutile e noi saremo qui a lamentarci per l’ennesima occasione mancata per Catania.