Operazione di controllo del territorio di Gela da parte degli agenti della polizia di Stato. Nel corso del controllo è stato trovato un ordigno esplosivo e durante perquisizioni domiciliari sono state sequestrati hashish e piantine di marijuana.
Martedì, mercoledì e giovedì scorsi a Gela la polizia di Stato ha svolto una vasta operazione di prevenzione e controllo del territorio con l’impiego di un centinaio di agenti, del commissariato di pubblica sicurezza e dei reparti di prevenzione crimine di Palermo e Catania. Gli agenti hanno eseguito 26 posti di controllo, 24 perquisizioni domiciliari, anche con l’ausilio di unità cinofile antidroga.
Controllate e identificate 269 persone, 107 mezzi e 32 persone sottoposte agli arresti domiciliari o alla sorveglianza speciale. Rilevate 22 contravvenzioni al codice della strada e sono stati trovati 3 veicoli rubati e denunciate 8 persone in stato di libertà per vari reati. Tutte le operazioni sono state monitorate da un elicottero del reparto volo di Palermo.
I cani antidroga hanno rilevato la presenza di sostanze stupefacenti. Si trattava di hashish e piantine di marijuana. Un trentenne irreperibile è stato rintracciato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni.
Mercoledì 14 luglio, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita dagli agenti della squadra mobile, è stato rinvenuto un ordigno esplosivo nascosto dentro una scatola a sua volta custodita all’interno di un letto contenitore. Gli agenti del nucleo artificieri antisabotaggio della questura di Catania, intervenuti sul posto, dopo aver predisposto un cordone di sicurezza con l’evacuazione dello stabile, hanno neutralizzato l’ordigno, che conteneva circa 1 kg di esplosivo, trasportandolo in sicurezza in un’area apposita della periferia di Gela per farlo brillare. L’ordigno era nascosto in un appartamento che non aveva i requisiti minimi di sicurezza, rappresentava un grave potenziale pericolo per l’incolumità pubblica dei residenti nella zona. Il ritrovamento e distruggimento del manufatto dall’elevata potenzialità lesiva ha evitato la possibilità di un suo utilizzo per la commissione di crimini.
Agenti hanno arrestato un 29enne per il reato di fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo. Lo stesso è stato associato al carcere di contrada Balate a disposizione dell’Autorità giudiziaria.