Quel raddoppio ferroviario incompatibile con il progresso. Nel 2008 l’associazione SiciliAntica segnalava alla soprintendenza dei beni culturali di Enna un vasto sito archeologico ricadente in contrada Cuticchi nelle campagne di Assoro, lungo il confine comunale con Agira.
I sopralluoghi, come dichiarato da SiciliAntica, confermarono l’importanza dei ritrovamenti e blasonati archeologi nazionali e internazionali arrivarono ad augurarsi la necessità di una campagna di scavo di quella che aveva e ha tutta l’evidenza di una villa romana, risalente alla prima età imperiale risalente al I-II sec d.C..
“La scoperta di una villa romana risalente a quest’epoca – scrive Siciliantica – sarebbe di massima importanza per lo studio del latifondo siciliano, non esistendo in tutto il comprensorio nessun’altra attestazione equiparabile per estensione e qualità dei materiali, confermati anche da quanto emerso negli scavi preventivi disposti dalla soprintendenza nella fase preliminare del progetto del raddoppio ferroviario, tratta Dittaino-Catenanuova, in seno ai progetti Sblocca Italia.
Oggi questa villa romana di Cuticchi, seppur conosciuta e individuata anche in fase preliminare del progetto, è minacciata dal cantiere della ferrovia che prevede di tagliarla con un’ampia trincea all’imbocco di una galleria, passante accanto alla storica masseria dei baroni di Cuticchi.
L’associazione SiciliANtica sta approntando tutte le misure necessarie a scongiurare l’ennesima deturpazione e distruzione del nostro patrimonio culturale, storico e archeologico, non esitando a ricorrere nelle sedi opportune per salvare questo prezioso relitto di un passato che, ogni giorno, dimostriamo di non meritare”.