Assemblea questa mattina all’esterno della Raffineria Mediterranea di Milazzo. L’assemblea, indetta da Fim, Fiom e Uilm, ha interessato i lavoratori dell’indotto petrolchimico ed energetico. Domani, invece, previsto lo sciopero con il corteo che partirà alle 9 dai cancelli della Raffineria.
I sindacati chiedono diritti, anzianità e tutela professionali per i lavoratori impegnati nell’indotto oltre alla certezza della clausola sociale per il mantenimento di posti di lavoro, diritti e retribuzioni in tutti i cambi appalto. Sottolineata l’importanza di investimenti mirati con prospettive industriali che favoriscano la qualità del lavoro, non il massimo ribasso. La protesta ha posto l’accento anche sulla necessaria transizione ecologica, «che sia giusta, socialmente sostenibile con il mantenimento di tutti i posti di lavoro insieme alla tutela dell’ambiente».
I lavoratori metalmeccanici degli appalti della Centrale elettrica e della Ram, rivendicano per l’Area Industriale investimenti per un progetto basato sull’ambientalizzazione degli impianti, le bonifiche e il mantenimento di tutti i posti di lavoro dell’indotto, per agganciare il territorio alla transizione energetica.
“Costruire l’unità di intenti con le realtà sociali del territorio per i metalmeccanici è un bene prezioso”, sostengono i sindacati