Era solito giocare con lei e con i suoi nipoti, preferibilmente a casa sua. Invece di giocare, però, l’uomo approfittava della bambina, arrivando persino a spogliarla e toccarla nelle parti intime. Un uomo di 63 anni è stato indagato per violenza sessuale aggravata e per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari eseguiti dai carabinieri della stazione catanese di Aci Sant’Antonio.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce su una serie di violenze sessuali poste in essere dall’uomo nei confronti di una bambina di soli 11 anni di età.
Era stata la madre della bambina che, conversando con la figlia, aveva appreso che l’uomo era solito palpeggiarla nelle parti intime. L’uomo era uno di famiglia, una persona fidata essendo il padre della zia della piccola. La madre della piccola vittima, per agevolare lo stretto rapporto tra la bimba e i cuginetti era solita lasciarla nell’abitazione del nonno di questi ultimi.
Le morbose attenzioni da parte del 63enne nei confronti della bambina sarebbero iniziate lo scorso novembre e la bambina, nel corso del suo racconto alla madre, le aveva chiesto più volte di rimproverare l’uomo perché le accarezzava le gambe e perché in più occasioni le aveva toccato le parti intime infilandosi nel letto sotto le coperte, come per partecipar ad un gioco tra lei e i propri nipoti.
In occasioni di tali “attenzioni” indesiderate la bambina aveva manifestato un forte turbamento e, per uscire dall’impasse nel quale si era trovata, si allontanava immediatamente con la scusa di dover prendere un bicchiere d’acqua oppure chiedeva alla cugina di porre una gamba su di lei in modo da impedire tali “avvicinamenti”.
L’uomo aveva creato il “gioco del fantasma” nel quale giocava con i bambini sotto le coperte, pretendendo che la bambina si ponesse al centro del letto e poter così realizzare le sue violenze. Un interesse malsano, quello dell’uomo, che gli aveva fatto perdere ogni freno inibitore. Una volta, mentre la bambina stava dormendo, era riuscito a denudarla nella parte inferiore giungendo anche alla penetrazione con un dito.
La bambina ha ovviamente e comprensibilmente avuto un disagio psicologico subìto a causa dei comportamenti dell’uomo e la vergogna provata e il timore da lei manifestato alla madre di non essere ritenuta credibile a favore dell’uomo. La madre, rimproverandosi di essersi accorta tardi del disagio della piccola, si è ovviamente rivolta ai carabinieri. Anche la nonna materna della bambina, analizzando a posteriori la vicenda con tutte le sue sfaccettature, ha ricordato che Mario le aveva più volte riferito che la bambina si era affezionata a lui chiedendole di portarla più spesso a casa sua ma, soprattutto, ha dato un senso logico a tutte quelle volte nelle quali l’uomo smetteva di giocare a carte con gli adulti asserendo di essere stanco, allontanandosi invece per andare a giocare morbosamente nel letto con i bambini.
L’attenta audizione della bambina in stretta osservanza delle disposizioni contenute nella carta di Noto, uno strumento per operatori nel campo dell’abuso sessuale ai minori, ha permesso di acquisire elementi investigativi che si sono sviluppati e compendiati dai carabinieri di Aci Sant’Antonio alla procura etnea consentendo il consolidamento del quadro probatorio a carico del 63enne e di richiedere per lui la misura cautelare emessa dal gip del tribunale etneo.