Palermo: impugnato articolo della finanziaria sulla stabilizzazione ASU

 

Anche quest’anno dal governo nazionale si abbatte la scure del governo nazionale sulla finanziaria regionale approvata in Ars lo scorso aprile. “Il governo Draghi ha impugnato una decina di articoli e a farne le spese sono proprio i lavoratori Asu che per l’ennesima volta si vedono scippati dell’opportunità di venire stabilizzati”. Così commenta l’onorevole Carmelo Pullara, presidente e segretario organizzativo di Onda, movimento popolare regionalista.

“Ricordo a me stesso – spiega Pullara – che questa è una battaglia di cui mi sono occupato personalmente. Sin dall’inizio, infatti, durante la finanziaria del 2020 dedicata esclusivamente all’emergenza, avevo sollecitato ed ottenuto in aula da parte del governo, nella persona dell’assessore Scavone, che subito dopo la sessione di bilancio si sarebbe proceduto alla predisposizione di una norma ad hoc che potesse dare serenità ad un comparto, ai lavoratori ASU e alle loro famiglie. Dopo numerosi solleciti e grazie all’aiuto di altri colleghi siamo riusciti a sensibilizzare il governo regionale affichè venisse inserito all’interno del testo della finanziaria 2021 l’articolo 46, che prevedeva il piano regionale per la stabilizzazione dei circa 5 mila precari ASU rimasti alla Regione.

Ricordo inoltre che la norma fu condivisa dalla maggior parte dei parlamentari e fu approvata senza alcun ostacolo. Questa ennesima bocciatura  del governo nazionale – prosegue il deputato- si abbatte sul nostro lavoro e sulle nostre battaglia ma in maggior modo sulla pelle di questi lavoratori vessati e presi in giro da anni con promesse su promesse mai realizzate.

Mi chiedo: cosa fanno gli Assessori Scavone e Zambuto dopo le passerelle, spesso in compagnia di deputati di proprio partito, e la presa di meriti non propri? Non dovrebbero avere una corsia preferenziale nel dialogare con Roma visto che sono rappresentati al governo, uno con un ministro facente parte del proprio partito e l’altro con ministri di un partito federato?

La risposta è semplice ed amara – conclude Pullara – è ovvio che il dialogo non c’è e che questa è la riconferma che noi siciliani a Roma non contiamo nulla anzi contiamo come il “due di coppe quando la briscola è bastoni”. Altro che Sud ed interesse per i siciliani.

“Ci sono più di 4.000 lavoratori a cui il governo regionale aveva assicurato la fuoriuscita dall’incubo della precarietà e che oggi si ritrovano senza certezze – gli fa eco Claudio Fava a commento degli articoli della finanziaria regionali impugnati dal consiglio dei ministri – Ci sono decine di sindaci che pensavano di poter rendere più efficiente la macchina comunale con i processi di stabilizzazione del personale e che invece si ritrovano, anche loro, senza certezze. Ma per il governo Musumeci la manovra ha retto. Se non ci fossero di mezzo le vite di migliaia di siciliani verrebbe da dire che dalla tragedia siamo precipitati nella farsa”.

“Le parole dell’assessore Armao, che tenta di scaricare sul parlamento regionale la responsabilità della bocciatura di alcune norme della finanziaria, lasciano sconcertati”. Così Marianna Caronia commenta l’impugnativa di alcuni articoli della finanziaria regionale da parte del governo nazionale e le parole dell’assessore Armao secondo cui “la legge è passata indenne” al vaglio del consiglio dei ministri.

“Forse l’assessore Armao – prosegue Caronia – non sa che il presidente Musumeci, a proposito della norma sugli ASU, aveva giustamente parlato di soluzione definitiva dopo 25 anni, attribuendo il merito del provvedimento alla collaborazione fra governo e parlamento? O forse non sa che solo 10 giorni fa il suo collega Scavone aveva parlato di una “norma da difendere ad ogni costo” e si era impegnato in tal senso anche nei rapporti con Roma? Credo che l’assessore Armao non sia del tutto conscio della gravità di quanto avvenuto. Si rende conto che fra le norme impugnate ci sono quelle per garantire i servizi resi nella pubblica amministrazione da migliaia di persone? Si rende conto che fra le norme impugnate ci sono quelle per garantire assistenza agli studenti con disabilità?

Non è più tempo, se mai lo è stato, di dire che “va tutto bene” – conclude Caronia – perché la crisi economica e sociale della Sicilia non può essere affrontata con superficialità o sminuendo la portata dei problemi.

Credo sia indispensabile in tempi brevissimi una seduta dell’ARS, cui partecipi direttamente il Presidente Musumeci, per trovare insieme una soluzione condivisa”.

 

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