“Definire i rapporti patrimoniali e finanziari tra Acquedolci e San Fratello”. È quanto chiede la mozione presentata all’Ars per iniziativa del deputato regionale Giuseppe Laccoto e poi sottoscritta dai deputati Grasso, Galluzzo, De Luca, Zafarana e Amata.
Con la mozione si impegna il governo regionale ad “assumere immediatamente gli atti di competenza, compresi eventuali interventi normativi, per pervenire alla definizione dei rapporti patrimoniali e finanziari tra i comuni di Acquedolci e San Fratello, scaturenti dal decreto del presidente della regione siciliana del 15 marzo 2011 e all’assegnazione mediante un piano di riparto, anche triennale, delle somme quantificate, con oneri a valere sul fondo globale per le autonomie” per un importo di un milione e 25 mila euro. Si tratta di somme spettanti al comune di Acquedolci per la cessione di alcuni terreni boschivi, circa 850 ettari, nell’ambito della definizione dei rapporti patrimoniali con San Fratello al momento dell’autonomia amministrativa del centro tirrenico risalente al 1969.
La mozione ripercorre la cronologia degli eventi ed evidenzia le mancanze dell’assessorato alle autonomie locali che non ha mai adempiuto alla fase finale di quanto previsto dalla Legge regionale 17/2004, ossia a emanare il decreto di assegnazione delle somme, a causa della mancanza di fondi sul relativo capitolo di bilancio”. Da qui la richiesta al governo regionale di adottare gli atti necessari per giungere alla definizione dei rapporti finanziari e patrimoniali tra i due comuni.
“E’ un intervento dovuto e indispensabile – commenta Laccoto – per sanare una questione annosa che ha strascichi giudiziari e mina la serenità e i rapporti istituzionali tra due comuni”.