Appuntamento con la musica domenica prossima, 30 maggio, alle 19.00 a Catania lungo la “Prospettive Nevskij” con il tenore Riccardo Palazzo e la pianista Graziella Concas, insieme all’attrice Anna Cinzia Cummaudo. Saranno i tre artisti ad inaugurare l’auditorium dell’istituto Sacro Cuore e la nuova stagione della società catanese Amici della musica.
Una camminata metaforica lungo la principale via di San Pietroburgo celebrerà l’inizio della nuova stagione concertistica 2021-2022 della società catanese Amici della musica. In un ritrovato clima di ritorno alla vita, domenica 30 maggio alle 19.00 sarà in scena l’appuntamento di “Incontri d’arte”.
“Prospettiva Nevskij tour” sarà un itinerario musicale lungo tutto il secondo Ottocento quando l’impero dello Zar si avviava al tramonto, dal punto di vista musicale si assistette ad un grande fermento artistico. Ad essere esaltata dagli autori era l’idea di nazione, mentre alcuni grandi maestri erano già proiettati verso il decadentismo. “Il progetto che nasce nel 2019 – spiega il tenore Riccardo Palazzo – vuole porre l’accento sull’amore che Graziella Concas ed io abbiamo da sempre verso il repertorio russo, fra i meno noti in terra di Sicilia. Alle arie da camera per tenore e pianoforte, precedute dall’interpretazione dagli stessi testi in italiano, seguiranno due assoli di piano fortemente voluti per un assoluto equilibrio fra i due strumenti. Uno sarà tratto dai “preludi” di Skrjabin, mentre l’altro è l’Elegie di Rachmaninov, un pezzo di difficile esecuzione, ma anche di grane emotività. Insomma, sarà una nuova occasione di rinascita verso orizzonti che guardano con ispirazione alla Russia”.
Ad aprire la performance saranno i lieder per voce e pianoforte di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov il quale, tra gli anni ‘50 e ‘60 del XIX secolo, fece parte del Gruppo dei Cinque. Oltre ad aspirare al riscatto della musica russa attingendo al patrimonio nazionale storico e popolare, per arginare l’imperante potere dell’opera italiana e francese e del sinfonismo tedesco; il Circolo di Balakirev e Kjui, al quale appartenevano anche Musorgskij, Borodin e lo stesso Korsakov, puntava alla modernità e al reale rifiutando ogni forma di accademismo. Ad eccezione de “L’usignolo e la rosa” Op.2 n°2 scritto a cavallo fra il 1865 e il 1866, le altre opere in programma furono tutte composte fra il 1897 e il 1898. Si tratta de: “Le nubi si aprono” Op.42 n°3, “Non fu il vento che soffia dall’alto” Op.43 n°2, “Cosa sogno nella quieta notte” Op.40 n°3 e “La ninfa” Op.56 n°1. Per render maggiormente fruibile la bellezza dei testi di Kol’cov, Puškin, Tolstoj e Majkov, la Cummaudo li interpreterà nella loro traduzione in italiano.
Influenzato sin da subito dai lavori di Fryderyk Chopin, Aleksandr Nikolaevič Skrjabin fu una delle figure più innovative e controverse della sua epoca. A sedici anni iniziò la stesura dei “Preludi” con l’ambiziosa intenzione di completarne due serie da ventiquattro. Vi lavorò intensamente per otto anni, dall’‘88 al ‘96, modellandoli sull’op. 28 del compositore polacco e riuscendo alla fine a ultimare solo la prima serie e alcuni spezzoni della seconda. Dai “Preludi” op. 11, la Concas eseguirà il “Lento” in Mi minore numero 4, scritto a Mosca nel 1888; l’”Andante cantabile” in Re maggiore numero 5 redatto nel 1896 ad Amsterdam e il “Lento” in Sol bemolle maggiore numero 13, composto quello stesso anno a Mosca.
La seconda parte del programma sarà dedicata alle romanze di Pëtr Il’ič Čajkovskij: “Mio amato, mio angelo, mio amico” scritta tra il 1855 e il 1860 sul testo di “A Ofelia” di Afanasij Afanas’evič Fet-Šenšin e “Perché?” op.6 n°5 redatta nel 1869 dopo aver completato l’ouverture di “Romeo e Giulietta”. Il componimento, dedicato all’amico Ivan Aleksandrovich Klimenko, muove dal poema di Heinrich Heine ed è un crescendo d’interrogativi che prima vengono esposti e poi ripresi. Concluderà la serata il compositore e pianista russo per eccellenza, Sergej Vasil’evic Rachmaninov. L’appassionata “Élégie” in Mi bemolle minore verrà eseguita nella sua forma originaria per pianoforte. Si tratta di uno dei cinque pezzi dell’op. 3 “Morceaux de fantasie” del 1892, scritta subito dopo aver conseguito il diploma al Conservatorio di Mosca e dedicata al maestro di armonia Anton Arensjkij. Sarà poi la volta di “Lillà” op. 21 n°5 del 1902, che rimanda agli omonimi fiori tanto amati dal musicista, al quale con molta probabilità ricordavano la madrepatria. Si racconta che una misteriosa ammiratrice, forse la vedova di un medico guarita da una malattia mentale grazie alla sua arte, gliene facesse pervenire un mazzo, rigorosamente bianco, a ogni ricorrenza importante, non solo in Russia ma anche negli Stati Uniti dove, dal 1918, Rachmaninov e la famiglia trovarono asilo per sfuggire alla Rivoluzione bolscevica. A chiusura “Non cantare, mia bella” op.4 n°4, composta dal giovanissimo Rachmaninov fra il 1890 e il 1893 sul testo di Puškin. Il pianoforte intona gli struggenti “canti della Georgia” mentre la voce li evoca nel recitativo, per poi farli procedere in direzione di una memoria condivisa.
La società catanese amici della musica vanta una lunga storia iniziata nel lontano 1935 per volere del professore Guido Libertini. Oggi, sotto la guida del critico musicale Anna Rita Fontana, subentrata al compianto Tony Maugery che ne è stato presidente per oltre vent’anni donandole l’esclusiva del premio internazionale Bellini d’oro, porta avanti la riscoperta del patrimonio musicale locale e la valorizzazione di artisti siciliani.
Graziella Concas: Nata a Catania nel 1970 si è diplomata con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” della città etnea, sotto la guida di Franca Zinghinì. Si è poi perfezionata con i maestri Perticaroli, Catania, Petroushansky e ha seguito corsi di musica da camera con Masi, de Buchy, Filippini e Vismara. Ha preso parte con successo a vari concorsi: primo premio assoluto al Concorso Nazionale Pianistico “Avagliano” di Barcellona Pozzo di Gotto; primo premio al concorso “Ennio Porrino” di Cagliari; primo premio al concorso nazionale “A. M. A. Calabria”; terzo premio al concorso internazionale cameristico “Wassily Kandinsky”; primo premio al concorso nazionale cameristico “Città di Barletta”; secondo premio al concorso internazionale pianistico “Città di Catanzaro”; finalista al concorso nazionale “Speranza” di Taranto e al concorso internazionale “Neglia” di Enna. Intensa la sua attività concertistica sia come solista che in varie formazioni cameristiche in particolare per alcune associazioni fra le quali ricordiamo: gli “Amici della Musica” di Palermo e Cagliari, G.M.I., Associazione Musicale Romana, Wiener Saal Salisburgo, Lyceum di Catania, Festival Internazionale di Imola, Amici dell’Opera di Pistoia, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Estate Romana. Ha inoltre partecipato all’incisione di due CD di musica contemporanea per la City Record (Milano 1992) e il C.I.M.S. (Palermo 1995).
Riccardo Palazzo: Nato a Caltagirone nel 1985, ha intrapreso lo studio del canto lirico sotto la guida del baritono Giuseppe Garra perfezionandosi, poi, con il basso Dario Russo e il tenore Marcello Giordani. Ha partecipato a diverse masterclass con cantanti di fama internazionale come Nelly Miricioiu, Jack Livigni, Daniela Schillaci, Gregory Kunde, Marcello Giordani, Carmelo Corrado Caruso. Dal suo debutto nel 2011 al Teatro Massimo Bellini di Catania, dove negli ultimi anni ha cantato in oltre 10 produzioni, ha calcato diversi palcoscenici dal Teatro Petruzzelli di Bari al Teatro di Malta, dal Teatro Verdi di Pisa al Teatro Antico di Taormina passando per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro Greco di Siracusa, il Luglio Trapanese, l’Auditorium della Rai di Palermo, il Bibiena Art Festival di Piacenza e la Casa Verdi di Milano. Ha lavorato insieme a grandi interpreti come Marcello Giordani, Gregory Kunde, Daniela Dessí, Desirée Rancatore, Fabio Armiliato, Dimitra Theodossiou, Irina Lungu; registi del calibro di Pizzi, Tiezzi, Giacchieri e direttori d’orchestra quali Gelmetti, Bernacer, Rolli, Meena. Nella sua giovane carriera ha già debuttato diversi ruoli in opere di Mozart, Bellini, Verdi, Puccini e Lehár. Ha all’attivo un disco di arie da camera per tenore e pianoforte, scritte da Joe Schittino ed edito da Bam Music Svizzera e la registrazione in DVD de “La straniera” di Bellini per Bongiovanni Milano. Di recente ha partecipato al film-opera “La traviata” prodotto dal Teatro Massimo Bellini di Catania in collaborazione con Sky Classica HD, trasmesso sul canale 136 del satellite.