Nuovi furbetti del reddito di cittadinanza sono stati scoperti dai carabinieri della stazione catanese di Grammichele. Sette le persone denunciate, di cui 4 donne, tutti ritenuti responsabili di indebito percepimento del reddito di cittadinanza.
Lo scorso ottobre gli agenti avevano constatato che i fruitori del beneficio risultavano essere ben 643 a fronte di una popolazione di circa 13.000 abitanti e poi velocemente passati a 404, addirittura in soli tre mesi dopo una prima indagine effettuata dai carabinieri e che aveva portato alla scoperta di tre percettori.
Era generalizzata la prassi di alterare i dati inerenti lo stato civile, in particolare per quel che riguarda la composizione del proprio nucleo familiare o della residenza. Mogli che avevano occupato abusivamente un alloggio e denunciato lì la propria residenza, non dimenticando di inserire nella richiesta anche la quota spettante al marito che è in carcere.
E poi c’è stato anche il caso di una madre di 56 anni e del figlio di 25 che hanno dichiarato di risiedere in una casa diroccata e ciascuno di loro in un piano differente per ottenere due sussidi separati o, ancora, una 32enne che aveva dichiarato di vivere in una casa che era però in disuso e di proprietà dei nonni.