A Messina, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” ITST, (aggregato alla Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma) si è tenuto il Seminario di Studi Catechetici, in webinar, concernente il nuovo Direttorio per la catechesi e la nuova evangelizzazione.
L’evento si è svolto in collaborazione con il Centro di Pedagogia Religiosa Cpr “G. Cravotta”, operante presso il medesimo istituto, e l’Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana. Hanno preso parte a questo Seminario webinar gli studenti dell’Istituto Teologico “San Tommaso” e tutti i partecipanti che hanno voluto conoscere l’importanza del documento pontificio per la sua fondamentale importanza nel settore dell’evangelizzazione.
Hanno introdotto i lavori il Direttore dell’ITST, prof. don Giovanni Russo sdb, Ordinario di Bioetica, e il Direttore del CPR, prof. don Antonino Romano sdb, Ordinario di Catechetica I. Sono pervenuti i saluti di S.E.R. mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina, insieme ai saluti rivolti dal Rettor Maggiore della congregazione salesiana, don Fernández Artime e al Rettor Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana, prof. don Mauro Mantovani sdb, unitamente ad una lettera di saluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina e Presidente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, prof. Salvatore Cuzzocrea. Altri saluti sono giunti da diverse autorità, anzitutto da S.E.R. mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.
Ha moderato l’incontro il prof. Valerio Ciarocchi, docente di musicologia liturgica, teologia estetica e catechetica presso l’Itst. La prima relazione è stata tenuta da don Miguel Angel Garcia Morcuende, Consigliere Generale della congregazione salesiana per la Pastorale Giovanile. L’illustre relatore ha messo in correlazione il problema di natura teorico-pratica della pastorale giovanile all’interno della famiglia salesiana, con una forte accentuazione di natura metodologica e pedagogica. Il Direttorio per la catechesi, secondo don Garcia Morcuende, offre un respiro universale alla ricchezza che i giovani occupano a livello ecclesiale di fronte alle sfide della globalizzazione e alle grandi questioni del pluralismo della complessità socioculturale.
Le grandi direttrici di riflessione sono state sviluppate sulla dorsale critica, per un ripensamento dei modelli di catechesi ma anche dei modelli di pastorale giovanile a partire dal cambio ecclesiologico, venuto subito dopo il Concilio Vaticano II. A questa si correla anche la questione metodologico-strategica per capire quali punti di connessione possono esserci tra pastorale giovanile e catechesi con i giovani: i temi principi sviluppati sono quelli del linguaggio religioso, dell’inculturazione, della comunità, della famiglia nel contesto della nuova evangelizzazione, della misericordia come stile di vita e soprattutto il dialogo ecclesiale e interreligioso.
Il relatore ha ribadito che la testimonianza cristiana serve al rinnovamento di tutta la pastorale giovanile che deve essere connotata da una forte concentrazione educativa. La seconda relazione è stata tenuta dal prof. Nicola Antonazzo, docente di scienze dell’educazione presso l’Itst, che ha presentato la struttura organizzativa del Direttorio che, come afferma il relatore, è una bussola finalizzata ad orientare la catechesi ad un nuovo modello per una nuova evangelizzazione secondo una prospettiva ecclesiale dinamica che parte dal Vangelo e giunge fino al Direttorio, legata da un filo rosso di natura teologica. È stata poi la volta delle focalizzazioni monografiche con cui altri tre relatori hanno completato il quadro del dibattito.
Il prof. Giuseppe Di Bernardo, docente di metodologia catechetica presso l’Itst, che ha trattato della formazione dei catechisti nel nuovo Direttorio: secondo il relatore vi si avvia un salto di qualità nella comprensione dell’identità e della missione del catechista perché si pone in chiave di competenze adeguate ai processi di cambiamento che sono tuttora in atto nella nostra società globalizzata.
Di Bernardo ha insistito sulla scuola di formazione dei catechisti che devono essere al passo coi tempi e soprattutto per quelle competenze che devono connotare la loro missione, come ad esempio la capacità di saper accogliere rispettando l’intelligenza emotiva delle persone, soprattutto dei più giovani e la gestione delle dimensioni affettive, della capacità di autostima e di amore.
Il prof. Valerio Ciarocchi, si è soffermato sull’importanza che il nuovo Direttorio riconosce all’arte e alla musica verso la catechesi, secondo la prospettiva della Via Pulchritudinis. Secondo Ciarocchi è necessario lo studio del linguaggio che obbliga la riflessione catechetica a confrontarsi con la dimensione estetica: il vertice del Sublime nel pensiero umano si esprime nelle arti figurative e nella musica, e la cultura cristiana, richiamata dal Direttorio può offrire molto sia ad intra che ad extra della vita ecclesiale, apportando la sua peculiare visione antropologica, oltre che estetica, secondo lo statuto epistemologico della Via Pulchritudinis. L’ultima relazione della sezione monografica è stata tenuta dal dott. Domenico Interdonato, Presidente Ucsi Sicilia.
Il giornalista ha condiviso con l’uditorio quella attività diuturna compiuta dall’Ucsi sulla nuova comunicazione e la nuova evangelizzazione. Il relatore ha ribadito che è necessario, parlare una lingua universale, semplice, diretta e comprensibile a tutti per poter intervenire nello spazio pubblico, con vero spirito democratico, in vista di una piena partecipazione socio-politica e culturale di tutti quanti i credenti. Ha concluso i lavori il prof. Antonino Romano, che ha richiamato succintamente quanto espresso da tutti i relatori, sottolineando l’importanza fondamentale degli studi catechetici, non solo per la ricerca accademica ma anche per un’efficace ricaduta nella prassi pastorale e nella vita ecclesiale. Dopo i saluti finali del Direttore, prof. Russo, che ha richiamato a tutti la peculiare salesianità della vita e dell’attività dell’Itst da lui diretto, il prof. Ciarocchi, nel ringraziare tutti e ciascuno, ha chiuso il pomeriggio, auspicando prossimi e nuovi momenti di studio e riflessione.