Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil chiedono l’apertura del “tavolo sulla terza età” e si dicono pronti alla protesta. In occasione della firma del protocollo d’intesa fra le organizzazioni sindacali dei pensionati e l’ex direttore generale dell’azienda provinciale, Paolo La Paglia, lo scorso 5 febbraio era stato costituito il tavolo della salute che in effetti non è mai stato attivato.
Lo scorso 19 marzo i sindacati dei pensionati avevano chiesto un incontro urgente, ma non hanno avuto alcun riscontro da parte del nuovo direttore generale dell’Asp5 di Messina, Bernardo Alagna.
“In considerazione delle tante discrasie di desolante evidenza verificatesi in alcuni dei centri vaccinali, come nel caso del territorio tirrenico della nostra provincia – affermano i segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil Messina, Gaetano Santagati, Bruno Zecchetto e Giuseppe De Vardo – si stanno determinando enormi problemi, soprattutto per anziani e persone fragili, in un momento particolarmente delicato.
“Riteniamo urgente e necessario – continuano i sindacalisti – discutere anche degli enormi ritardi nella prenotazione di visite ed esami specialistici nelle strutture ospedaliere del territorio provinciale e dei controlli sulle rsa e case di riposo che sollecitiamo da tempo. La gestione legata all’assistenza dei pazienti deve essere concreta, efficiente ed efficace e va assolutamente incrementata l’assistenza domiciliare integrata, ormai quasi paralizzata.
Ecco perché chiediamo un confronto attraverso la convocazione del tavolo della salute. Chiediamo il confronto per individuare percorsi risolutivi, avere le informazioni necessarie sullo stato del welfare (per esempio, per conoscere quante sono le case di riposo in attività, se sono accreditate, se posseggono i requisiti previsti dalla normativa vigente, se sono sottoposte a controlli periodici e, se sì, con quale esito). Abbiamo la necessità di comprendere come concretamente si possa lenire la sofferenza, ma anche la rabbia, di chi non ha i mezzi economici o le conoscenze, per superare gli insormontabili ostacoli che si oppongono al suo diritto alla salute; oppure perché non si possono ridurre le interminabili liste d’attesa. Pare che chi soffra di patologie, anche gravi, non riesca ad avere una risposta adeguata. Sembra che l’unica gravità riconosciuta sia quella del Covid19.
Questi gravi problemi sono il motivo che spinge, nei prossimi giorni, i pensionati ad una manifestazione di protesta contro il silenzio assordante del direttore generale FF dell’Asp 5 di Messina che, come spesso capita agli uomini “soli” al comando, ritiene di non poter “perdere tempo” convocando il “tavolo della salute”, come richiesto da oltre un mese dalle organizzazioni sindacali.