Due fratelli catanesi sono stati arrestati dai “falchi” a Catania. I due, inoltre, nascondevano un arsenale di droga. Le manette sono scattate ai polsi di R.G.S., 48 anni e il pluripregiudicato fratello C.M.S., 34 anni, per detenzione illegale di armi e relativo munizionamento, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio.
I “falchi” della squadra mobile hanno avviato un’attività di indagine che ha permesso di individuare uno stabile in via Plebiscito nel quale vi era il forte sospetto che potessero essere detenute delle armi e della droga. dopo alcuni giorni di osservazione ,individuato l’appartamento sospetto, gli operatori di polizia utilizzando una porta sul retro di un esercizio commerciale, sono riusciti a fare ingresso direttamente nel cortile dell’edificio. L’accorgimento ha permesso di sorprendere gi inquilini dell’appartamento risultato essere il domicilio dei due pregiudicati. All’interno era presente solo il più anziano dei due fratellastri il quale, vistosi senza scampo, ha confessato subito che all’interno di un armadio era custodito materiale detenuto illecitamente.
La perquisizione ha permesso che i falchi ritrovassero due fucili, di cui uno a canne mozze, una fedele riproduzione di una mitragliatrice risultata ad aria compressa, circa un migliaio di munizioni calibro 12 a 10 grammi di cocaina confezionati in sottovuoto. Accanto alle armi e alla droga sono stati trovati anche il documento e il telefono cellulare del fratello più giovane che nel frattempo veniva ricercato dalle altre pattuglie per il quartiere di San Cristoforo.
Poco dopo, la ricerca dei “falchi” si è estesa anche all’indirizzo di residenza anagrafica dei due soggetti e questo ha permesso il ritrovamento di un ulteriore fucile con canna e calcio modificati per aumentarne la potenzialità offensive e la maneggevolezza.
Le prime dua rmi lunge sono risultate rubate in un’abitazione consumato la scorsa estate nel quartiere di San Giorgio. Invece, sulla terza arma sono in corso accertamenti per accertarne la natura clandestina in quanto non è stato possibile risalirne a prima vita alla matricola. Il fratello più giovane, vistosi braccato, si è consegnato spontaneamente agli agenti. Entrambi i fratelli sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria.