A Gravina di Catania è stato istituito il registro della bigenitorialità. Si tratta di un registro amministrativo e garante comunale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’obiettivo è quello di tutelare il diritto dei minori ad una pari responsabilità di entrambi i genitori.
Lo comunica il sindaco Massimiliano Giammusso che dichiara: “l’obiettivo del registro è quello di garantire l’esercizio del diritto e l’adempimento del dovere di tutti e due i genitori, anche in caso di crisi della coppia, di mantenimento, cura, educazione e istruzione dei figli. Tutto ciò – ha proseguito il primo cittadino – favorendo comportamenti collaborativi. Si tratta di un passo importante per il nostro comune”.
La tenuta del registro sarà implementata nell’ambito delle deleghe “anagrafe e stato civile” di competenza dell’assessore Salvo Santonocito e nello specifico del dodicesimo servizio, con il responsabile Luigi Scebba. “L’amministrazione – prosegue – continua a prestare attenzione ai temi della famiglia e delle pari opportunità con l’impegno dell’assessore Valentina Cavallaro. Desidero sottolineare inoltre l’attività svolta dal capo di gabinetto, Marco Rapisarda, il quale ha raccolto il contributo di Daniela Catania e Andrea Romano, due genitori impegnati nell’associazionismo a sostegno del diritto alla bigenitorialità”.
“Il regolamento – spiega ancora il sindaco Giammusso – prevede la nomina di un garante comunale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare riguardo alla bigenitorialità. L’incarico sarà naturalmente a titolo gratuito e non comporterà alcuna spesa per le casse comunali. Il garante avrà il compito di promuovere, con iniziative di formazione e informazione e su affido condiviso, condivisione delle scelte relative ai figli, la negoziazione familiare e la mediazione, dedicate a quei genitori che spesso hanno difficoltà a gestire la separazione e soprattutto l’impatto che questa ha sui figli. Diamo notizia dell’istituzione del registro in una data simbolica: il 19 marzo, la festa del papà. Non sono pochi infatti i padri che, a seguito di separazione o divorzio, hanno visto notevolmente peggiorata la loro condizione, sia per la difficoltà di mantenere rapporti con i figli che per le ricadute economiche e sociali che una separazione porta con sé. In questa occasione rivolto a loro un incoraggiamento: l’istituzione del registro della bigenitorialità è un segnale che va sicuramente in questa direzione”.