Un arresto e diversi indagati. Sono i numeri dell’attività degli agenti del commissariato di polizia di Stato a Librino, popolare quartiere di Catania. Nove persone sono state indagate in stato di libertà.
In particolare ieri M.A., 51 anni, pluripregiudicato e appartenente ad un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina. Nella circostanza è stato fermato anche un assuntore di droga che è stato segnalato alla prefettura.
Lo spaccio veniva effettuato nell’abitazione dell’arrestato e, a seguito di perquisizione personale e locale, si è proceduto al sequestro penale di cocaina e denaro quale provento dell’attività illecita.
Un’ulteriore attività ha permesso di identificare E.N.M., 40 anni; E.S., 41 anni, entrambi marocchini e F.R., 61 anni, intenti a recintare circa 400 metri di verde pubblico e per questo motivo sono stati indagati in stato di libertà per il reato di invasione di terreni pubblici. Il terreno è ubicato nei pressi della loro abitazione e con tale condotta illegale intendevano creare una pertinenza alle rispettive abitazioni.
Ancora, C.S., 58 anni, è stata indagata in stato di libertà per il reato di acquisto di cose di sospetta provenienza e abuso edilizia. Nello specifico, è stato trovato all’interno della sua auto un ingente quantitativo di vestiti nuovi ed etichettati e a tal riguardo la stessa ha riferito di non conoscere l’identità del venditore e non ha fornito alcun documento attestante la lecita provenienza. Nel corso dell’operazione di polizia è stato accertato che l’auto era sprovvista di copertura assicurativa, ragione per cui il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo e, tra l’altro, presso la propria abitazione sono stati accertati lavori edili abusivi con verosimile aumento di cubatura.
Infine, l’attività della polizia ha permesso di indagare in stato di libertà S.A.I., 36 anni; A.S., 23 anni; R.G., 44 anni per il reato di furto di energia elettrica; S.C., 32 anni per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e S.R., 28 anni per l’inosservanza dell’obbligo di istruzione del figlio minore.